ITALIA
Il dibattito
Giustizia. I magistrati al Governo: "Non vogliamo lo scontro, le nostre critiche sono fondate"
Il segretario dell'Anm Carbone interviene dopo le polemiche nate dalla relazione del presidente Sabelli: "Chiediamo risposte concrete e forti". Non si placa il botta e risposta. Orlando: "Toni acuti per tenere insieme una magistratura divisa", Alfano: "Anm sia autocritica"
polemiche nate dopo la relazione di ieri del presidente Rodolfo Sabelli. Ha spiegato: "La sua analisi deriva dal fatto che in questi anni la politica troppo spesso ha dimostrato di essere debole rispetto a fenomeni corruttivi dilaganti e sistemici come il susseguirsi e il ripetersi di indagini giudiziarie che lo stanno purtroppo confermando". Ha aggiunto: "La stessa politica sta facendo autocritica: se in meno di 2 anni si sta modificando la legge Severino - che fu definita come la soluzione di tutti i mali in particolare della corruzione - vuol dire che avevamo ragione". Difende quindi la magistratura: "Ci ribelliamo al tentativo di delegittimazione della magistratura".
Non si placa il botta e risposta tra magistratura e governo
"Penso che quei toni e qualche accento acuto siano un tentativo di tenere insieme la Magistratura in un momento in cui ci sono scontri significativi al suo interno" dice il ministro della Giustizia Orlando a margine di un convegno Expo. Interviene anche il ministro dell'Interno Alfano: "Credo che ci voglia coraggio e una certa faccia per attaccare questo governo. Invece dell'autocritica, per quanto successo a Palermo, arrivano gli attacchi. E' un modo ottimo per sviare l'attenzione ma nessuno si illuda che non ce ne siamo accorti".
Ad Alfano risponde il presidente dell'Anm Rodolfo Sabelli: "Bisogna distinguere tra il confronto critico tra magistratura e istituzioni e la polemica distruttiva, a cui ci sottraiamo".
Legnini: meglio ponti che rotture
Da parte sua, il vicepresidente del Csm Legnini spiega che fra toghe e governo è meglio costruire un ponte che romperlo e aggiunge di non vedere una volontà di scontro da parte dell'Anm. Le critiche di ieri alle riforme, aggiunge, "non sembrano diverse da quelle formulate nei mesi scorsi, benché su alcuni temi non ho condiviso accentuazioni che personalmente ritengo forzate".
Sabelli boccia riforma della Giustizia
Non c'è più lo scontro aperto ma resta la tensione tra politica e toghe, con una "dinamica meno accesa nella forma ma più complessa". Il presidente dell'Anm Rodolfo Sabelli ieri ha aperto così, con questa denuncia il congresso dei magistrati italiani in corso a Bari, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Sabelli ha puntato l'indice contro chi, con una "consapevole strategia di delegittimazione", ha raffigurato l'Anm come espressione di una "corporazione volta alla difesa dei propri privilegi". La tensione con la politica viene espressa anche nella "bocciatura" della Riforma della Giustizia: c'è una "timidezza" negli interventi normativi per il contrasto alla corruzione, "incoerente" con la scelta di aumentare le sanzioni per alcuni reati comuni, che sa invece di "cedimento a superficiali appetiti giustizialisti". "Deludente" è anche il giudizio sul ddl sulla prescrizione.
"Non vogliamo lo scontro e non facciamo paragoni con il passato. Chiediamo riforme concrete e risposte forti e questo non sempre è accaduto sulla corruzione". Il segretario dell'Anm Maurizio Carbone ai microfoni di RaiNews24 interviene sulle
Non si placa il botta e risposta tra magistratura e governo
"Penso che quei toni e qualche accento acuto siano un tentativo di tenere insieme la Magistratura in un momento in cui ci sono scontri significativi al suo interno" dice il ministro della Giustizia Orlando a margine di un convegno Expo. Interviene anche il ministro dell'Interno Alfano: "Credo che ci voglia coraggio e una certa faccia per attaccare questo governo. Invece dell'autocritica, per quanto successo a Palermo, arrivano gli attacchi. E' un modo ottimo per sviare l'attenzione ma nessuno si illuda che non ce ne siamo accorti".
Ad Alfano risponde il presidente dell'Anm Rodolfo Sabelli: "Bisogna distinguere tra il confronto critico tra magistratura e istituzioni e la polemica distruttiva, a cui ci sottraiamo".
Legnini: meglio ponti che rotture
Da parte sua, il vicepresidente del Csm Legnini spiega che fra toghe e governo è meglio costruire un ponte che romperlo e aggiunge di non vedere una volontà di scontro da parte dell'Anm. Le critiche di ieri alle riforme, aggiunge, "non sembrano diverse da quelle formulate nei mesi scorsi, benché su alcuni temi non ho condiviso accentuazioni che personalmente ritengo forzate".
Sabelli boccia riforma della Giustizia
Non c'è più lo scontro aperto ma resta la tensione tra politica e toghe, con una "dinamica meno accesa nella forma ma più complessa". Il presidente dell'Anm Rodolfo Sabelli ieri ha aperto così, con questa denuncia il congresso dei magistrati italiani in corso a Bari, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Sabelli ha puntato l'indice contro chi, con una "consapevole strategia di delegittimazione", ha raffigurato l'Anm come espressione di una "corporazione volta alla difesa dei propri privilegi". La tensione con la politica viene espressa anche nella "bocciatura" della Riforma della Giustizia: c'è una "timidezza" negli interventi normativi per il contrasto alla corruzione, "incoerente" con la scelta di aumentare le sanzioni per alcuni reati comuni, che sa invece di "cedimento a superficiali appetiti giustizialisti". "Deludente" è anche il giudizio sul ddl sulla prescrizione.