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ITALIA

Gkn, Governo convoca tavolo al Mise per affrontare nodo licenziamenti

Il sindaco di Campi firma una ordinanza di divieto di avvicinamento ai mezzi pesanti per evitare smantellamento. Il Ministro Orlando: "Azienda assicura confronto con parti sociali"

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E' stato convocato per giovedì 15alle ore 14 al ministero dello Sviluppo un tavolo per affrontare
il nodo dei licenziamento dei lavoratori di Gkn. Lo rende noto la sottosegretaria Alessandra Todde che presiede il tavolo che si svolgerà in videoconferenza e prevede la partecipazione del ministero del Lavoro, delle organizzazioni sindacali, dei rappresentanti di Gkn Firenze, Gkn Automotive e Melrose, oltre alla Regione Toscana e al Sindaco di Firenze. 

Il Ministro Orlando: "Azienda assicura confronto con parti sociali"
"Ho avuto un colloquio telefonico con la rappresentanza italiana del gruppo Gkn", dice  il ministro del Lavoro e delle politiche sociali, Andrea Orlando.  "Ho chiesto che nella crisi in atto sia scrupolosamente seguita la garanzia prevista dalla legge 223/91, quindi l'avvio del confronto con le parti sociali. I vertici dell'azienda mi hanno dato garanzia in questo senso e mi hanno assicurato che il confronto terrà conto dei contributi delle parti sociali".  "Questo non fa venir meno la preoccupazione - aggiunge-, ma è essenziale avviare il confronto e avere un luogo dove cercare di modificare la scelta dell'azienda".

"Bene la convocazione del tavolo al Mise, ma chiediamo che l'incontro sia in presenza, se possibile in prefettura a Firenze, e con i due ministri, dello Sviluppo economico e del Lavoro, perché questa è una vertenza nazionale". Lo afferma Daniele Calosi, segretario generale Fiom Cgil di Firenze, a proposito convocazione per giovedì 15 luglio del tavolo ministeriale per i 422 licenziamenti alla Gkn di Campi Bisenzio (Firenze). "Per il 15 luglio è convocato il tavolo e noi comunque vada ci saremo - aggiunge Calosi - E stiamo organizzando per il 15, al massimo per il 16 luglio, di fare lo sciopero generale di tutte le categorie di lavoratori a Firenze. All'interno dello stabilimento prosegue l'assemblea permanente dei lavoratori. Abbiamo mandato una Pec all'azienda per dire che non accettiamo il fatto che i lavoratori siano messi in ferie, quindi stamattina sono entrati passando il badge, lo faranno anche all'uscita, e così anche nei prossimi giorni".

Un'ordinanza, con effetto immediato, che introduce il divieto di avvicinamento al perimetro aziendale dello stabilimento di Gkn per i mezzi pesanti. E' quanto firmerà nelle prossime ore il sindaco di Campi Bisenzio (Firenze), Emiliano Fossi, che conferma quanto pubblicato oggi da Repubblica.   "Voglio dare un segnale amministrativo e politico chiaro che non accettiamo lo smantellamento dello stabilimento da parte della proprietà", spiega Fossi. "Stiamo vagliando tutte le possibilità per richiamare l'azienda, che si è comportata in modo così vile, alle proprie responsabilità - continua - ma la partita non si gioca sul campo del comune, è una vicenda nazionale, bisogna che si muovano il Mise e la Presidenza del consiglio".

Intanto all'interno della fabbrica, conferma Fossi, va avanti l'assemblea permanente dei lavoratori iniziata venerdì sera dopo l'annuncio di 422 licenziamenti.   "C'è un presidio costante dei dipendenti - spiega Fossi - che stanno portando avanti la loro legittima battaglia in modo dignitoso e corretto. C'è un continuo flusso di cittadini, che portano cibo e bevande ai lavoratori, ma anche dei rappresentanti istituzionali. L'attenzione è forte".   

Sulla Gkn "questa settimana la viceministra Todde mi ha confermato che ci sarà un tavolo con le istituzioni al quale parteciperà anche la Città metropolitana di Firenze. Siamo  al fianco della Regione e del Governo per condividere azioni unitarie, anche un pressing forte sul gruppo industriale a cui fa riferimento la Fiat, principale cliente della Gkn. Lavoreremo anche sul fronte dei rapporti diplomatici perché ne va delle buone relazioni tra Paesi, non è accettabile che questo gruppo inglese possa comportarsi così con un Paese amico, lo considero un atto ostile contro l'Italia". Così il sindaco di Firenze e della Città metropolitana Dario Nardella intervenendo a Controradio. "C'è anche un aspetto di legislazione su cui dobbiamo intervenire - ha aggiunto Nardella -. Ne ho parlato ieri  con la viceministra Alessandra Todde. Ci sono probabilmente degli aspetti delle legislazione italiana che si possono rafforzare, per prevedere penali più dure contro gruppi industriali che delocalizzano senza sufficienti ragioni. Dobbiamo anche verificare quali e quanti aiuti/sostegni/contributi pubblici ha avuto la Gkn, per intraprendere azioni anche molto dure contro questo gruppo".  Per Nardella, spiega una nota, c'è poi un tema europeo: "Non si può vivere in un'Europa unita dove per motivi di dumping fiscale e salariale si delocalizza da un paese all'altro - ha sottolineato -. Ci vuole un'unione fiscale". 
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