Campi Bisenzio (Firenze)
Gkn, 422 operai licenziati via email. Notte in fabbrica, assemblea a oltranza
Orlando: "Modalità inaccettabile, il Mise sta verificando le condizioni in cui è avvenuto". Nottata all'interno dello stabilimento per 50 operai, staffetta dei sindaci in fabbrica. La lettera di licenziamento: "Prospettiva è non sostenibilità sito, niente Cig e chiudiamo". Giani: serve legge con sanzioni per chi licenzia così
Una cinquantina di lavoratori hanno passato "una notte tranquilla" all'interno dello stabilimento Gkn di Campi Bisenzio (Firenze), fabbrica di componentistica automotive (semiassi e trasmissioni) di proprietà inglese. I dipendenti, con le rsu e i sindacati, hanno aperto ieri un'assemblea permanente all'interno della fabbrica che produce semiassi per automobili, dopo la notizia del licenziamento di tutti i 422 dipendenti. "Una cinquantina di lavoratori sono rimasti qui - spiega Andrea Brunetti della Fiom Cgil di Firenze -, abbiamo passato una notte tranquilla e ci siamo svegliati con più consapevolezza di ieri. L'assemblea permanente andrà avanti a oltranza, nelle prossime ore decideremo cosa fare a partire da lunedì quando lo stabilimento avrebbe dovuto riaprire dopo il weekend".
Numerose, dall'annuncio dei licenziamenti, le manifestazioni di vicinanza espresse ai lavoratori di Gkn. "Sentiamo il sostegno della cittadinanza e delle istituzioni. Ieri sera abbiamo fatto un'assemblea cittadina ed è iniziata la staffetta dei sindacati dell'area metropolitana. Ieri l'autista di un autobus si è fermato a salutarci e sostenerci, sono cose che fanno bene al morale".
Orlando: modalità inaccettabile
"Ho sentito il sindaco di Campi Bisenzio e i miei uffici hanno contattato i sindacati, il Mise si sta muovendo per verificare le condizioni in cui è avvenuto l'episodio, ma si tratta di modalità che non possono essere accettate e su cui bisogna trovare tutti gli elementi per scongiurarle". Lo ha detto il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, commentando il licenziamento via mail dei 422 dipendenti. "Non ho mai nascosto le mie preoccupazioni davanti allo sblocco dei licenziamenti questa mi sembra però una questione che ha delle caratteristiche specifiche. Ci troviamo di fronte a un caso particolare".
Giani: serve una legge con sanzioni per chi licenzia così
"E' vergognoso che, in un mondo in cui ci sono solide legislazioni sui diritti dei lavoratori si possa dire 'ti licenzio' a 422 dipendenti con famiglie e bambini con una semplice e-mail. Occorre cambiare la legislazione nazionale e prevedere sanzioni per chi ha comportamenti di questo genere". Così il presidente della Toscana Eugenio Giani, dopo aver fatto visita ai dipendenti dello stabilimento. Giani ha proposto che "una delegazione di lavoratori venga in Consiglio a concordare una mozione con una posizione formale contro la decisione dell'azienda".
Staffetta sindaci in fabbrica
E' il sindaco di Scandicci (Firenze), Sandro Fallani, ad aprire la staffetta di oggi dei primi cittadini metropolitani allo stabilimento di Campi Bisenzio. "Qui - ha detto il sindaco Fallani- vedo lavoratori maturi, scossi che hanno subìto una decisione inaspettata e inaccettabile nelle forme e nei modi. Abbiamo un esempio di capitalismo aggressivo che con una mail manda a casa 422 persone dopo un anno di pandemia, è una situazione che non afferisce soltanto a questo stabilimento e questo territorio, ma tocca un equilibrio più generale". Per protestare contro il licenziamento i sindaci metropolitani dell'area fiorentina hanno annunciato una staffetta a oltranza. "Noi sindaci - continua Fallani - abbiamo deciso di dare una presenza istituzionale costante, stamattina ci sono io, oggi ci saranno altri colleghi perché la pressione istituzionale è fondamentale quasi al pari dell'azione sindacale. Di certo la Regione Toscana e lo Stato possono avere voce in capitolo su questa vicenda, anche perché,mi hanno spiegato dei dipendenti, lo stabilimento negli anni ha preso contributi pubblici. Non è accettabile che nella Toscana del 2021 arrivi una e-mail che comunica, senza mettersi a sedere a un tavolo di confronto, che non c'è più lavoro".
Letta: se è andazzo rivedere norma su licenziamenti
La vicenda della Gkn è "inaccettabile". Per il segretario Pd Enrico Letta, "l'intero sistema paese, governo, Confindustria, imprese, deve rendersi conto che se questo è l'andazzo del dopo 30 giugno, allora va cambiato", ha detto dal palco di Bologna, intervenendo a Repubblica delle Idee. "Se questo è l'andazzo, noi dobbiamo rivedere la norma del 30 giugno, messa a punto con modalità selettiva. Prendere atto e cambiare. Poi c'è il tema dell'inafferrabilità della leadership delle aziende", ha ribadito.
L'azienda stima fatturato stabilimento -48% nel 2025
Le previsioni di fatturato dello stabilimento di Campi Bisenzio per il 2025 si attestano a circa 71 milioni di euro, importo inferiore di circa il 48% rispetto ai livelli di fatturato del 2019, prima della pandemia. Lo scrive la Gkn nella lettera con cui ieri ha annunciato i licenziamenti. A causa della contrazione dei volumi del comparto automobilistico, spiega l'azienda, "la prospettiva è quella di una non sostenibilità dello stabilimento di Campi Bisenzio" da cui si è giunti alla "indifferibile e irreversibile decisione di chiudere lo stabilimento e cessare ogni attività presso di esso". La società, continua la lettera, "non è nelle condizioni di ricorrere all'utilizzo di ammortizzatori sociali". Nello stabilimento lavorano 422 persone a tempo indeterminato: quattro dirigenti, 16 quadri, 67 impiegati e 335 operai.
Sindacati: Draghi attivi tavolo monitoraggio Palazzo Chigi
"E' un fatto davvero inaccettabile la chiusura annunciata ieri attraverso una mail della Gkn di Campi Bisenzio ed il licenziamento dei 415 operai. Non è la prima volta che una multinazionale dimostra una assoluta insensibilità nei confronti del lavoro, del destino di centinaia di famiglie e complessivamente del nostro paese". Lo sottolineano oggi il Segretario Generale della Cisl, Luigi Sbarra, ed il Segretario Generale della Fim Cisl, Roberto Benaglia. "Il Governo deve intervenire attivando subito a Palazzo Chigi il tavolo di monitoraggio sulle crisi aziendali previsto dall'accordo del 29 giugno, richiamando le aziende al rispetto di tutte le procedure a garanzia dell'occupazione, della dignità del lavoro e della persona. I lavoratori non sono merce. E' intollerabile il comportamento di questa multinazionale che dimostra di pensare solo al profitto, non rispettando gli accordi e a quanto pare con la prospettiva di delocalizzare le produzioni. Il sindacato non permetterà questa ennesima barbarie. Il Governo ha il dovere di intervenire in maniera forte e decisa. Le associazioni datoriali devono farsi parte attiva per governare con gli accordi sindacali e la necessaria sensibilità sociale i processi di cambiamento nell'industria".
Card. Betori: trovare soluzione ai 422 licenziamenti
"L'annuncio dei licenziamenti alla Gkn crea una grande preoccupazione per i lavoratori, per le loro famiglie, per l'intera comunità di Campi Bisenzio, e per il territorio fiorentino. Il pensiero e la preghiera del vescovo e della diocesi vanno a chi oggi teme improvvisamente di perdere il proprio posto di lavoro. Oltre ad esprimere la vicinanza,auspico che con l'impegno di tutte le parti interessate e delle istituzioni si possa aprire un dialogo e trovare una soluzione che metta al centro le persone, la dignità del lavoro, il bene comune". Così l'arcivescovo di Firenze, cardinale Giuseppe Betori.
Usb: con indotto 500 a casa, è speculazione fondi esteri
"Oltre ai licenziamenti di tutti i dipendenti della Gkn, 335 operai, 67 impiegati, 16 quadri e quattro dirigenti, ci sono i lavoratori della Easy Group srl,della Host food srl, aziende coinvolte nell'attività industriale e nei servizi, si arriva così a circa 500 persone private del salario e del posto di lavoro". Lo evidenzia la sigla di base Usb Firenze Lavoro Privato Industria riguardo all'avviso della chiusura dello stabilimento di Campi Bisenzio "arrivato via mail in una giornata di blocco delle attività per mancanza di componenti. Una modalità comunicativa in perfetta sintonia con il contenuto della lettera, inviata alle Rsu e ai sindacati, che stronca l'utilizzo di qualsiasi ammortizzatore sociale, perché secondo l'azienda per tutelare il budget non c'è altro modo che buttare in mezzo alla strada dipendenti diretti e indiretti". "Quello sottoscritto da Landini, Sbarra e Bombardieri è in effetti una mera presa d'atto della libertà di licenziare regalata ai padroni, di cui questi stanno già facendo largo e spregiudicato utilizzo, altro che raccomandazione ad utilizzare gli ammortizzatori sociali, è una vergognosa menzogna che si è liquefatta davanti ai cancelli della Gianetti Ruote e della Gkn. Non è un caso - sottolinea Usb - se entrambe sono legate a fondi esteri: la Gianetti Ruote al fondo tedesco Quantum Capita lPartners, con sede negli Usa, mentre la Gkn è del fondo britannico Melrose, meccanismi speculativi senza specifiche ambizioni industriali, pronti a gettare sul lastrico migliaia di lavoratori pur di valorizzarsi in borsa. Siamo alle prime battute di una drammatica stagione in cui il padronato,speculatori finanziari italiani ed esteri, con il pieno appoggio del Governo, intendono riscrivere in peggio condizioni di occupazione, di salari, di orario di lavoro, di salute e sicurezza e diritti sindacali, utilizzando lo strumento delle ristrutturazioni e dei licenziamenti".