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POLITICA

Gli hashtag #Tolleranzaletta e #Boldriniacasa

Beppe Grillo a testa bassa contro Letta e Boldrini. Il web e i social si scatenano

Dopo che Beppe Grillo ha criticato il premier e la presidente della Camera sul suo blog, gli utenti del web sono andati oltre e hanno lanciato insulti feroci contro i rappresentanti delle istituzioni

Un'immagine del video contro Laura Boldrini caricato sul Blog di Grillo
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Viaggiano sui Social Network gli insulti e le critiche al premier Enrico Letta e alla presidente della Camera Laura Boldrini. Gli hashtag #Tolleranzaletta e #Boldriniacasa raccolgono su Twitter le offese feroci contro i rappresentanti delle istituzioni italiane. Molti politici, e non solo, hanno espresso solidarietà alla presidente della Camera che ha commentato la vicenda su Facebook. Con #Iostoconlaura è partita la difesa alla parlamentare.

L'inizio degli attacchi
A lanciare gli hashtag di accuse è stato Beppe Grillo, che ha ingaggiato la battaglia contro Letta e Boldrini attraverso il suo blog. Gli utenti del web, però, sono andati oltre la critica politica e hanno riempito i Social Network di commenti brutali.

Le critiche sul blog di Grillo
Sul blog del leader M5S Letta viene accusato di voler "annullare la voce di un'opposizione democratica che cerca di proteggere gli interessi degli italiani" mentre Boldrini è definita "inadeguata, impropria, miracolata". Sul sito di Beppe Grillo appare anche un video che offende la presiedente della Camera, chiamata "Lady Ghigliottina". Sui Social Network non c'è stato nessun filtro, commenti sessisti e insulti di ogni tipo hanno attraversato il web. Tanto che il M5S ha anche dovuto cancellare alcuni commenti sul profilo di Beppe Grillo.

La presa di distanze del Movimento 5 stelle
Lo staff comunicazione del M5S ha poi preso le distanze dai commenti apparsi con un comunicato: "I messaggi sono stati scritti nella notte quando non era possibile operare alcun controllo e poi sono stati cancellati. Chi ha scritto le minacce - aggiungono nella nota - può essere querelato tranquillamente. La rete è libera e deve rimanere libera ma ognuno si assume le proprie responsabilità. Chi dice che queste sono le minacce dei 'grillini', dice una cosa priva di senso. A tal proposito si ricorda le famose minacce sul sito di Grillo per le quali ci condannarono, poi si scoprì che erano state scritte da un esponente del Pd, renziano di ferro".

Gli insuliti su Twitter
Gli utenti di Twitter accusano Boldrini di essere "un'amica delle banche", "faziosa" e "buona a nulla". E, sfruttando l'hashtag #boldriniacasa, in molti rilanciano la richiesta delle dimissioni della presidente della Camera avanzata da Grillo.

Il commento della Boldrini
Dopo aver raccolto il sostegno bipartisan, è stata la stessa Boldrini a commentare su Facebook la vicenda: "Grazie a tutti per il sostegno contro gli insulti e le minacce che mi sono state rivolte in rete e la mia solidarietà a chi, come me, in queste ore, è vittima degli stessi attacchi: il presidente del Consiglio, Enrico Letta, e il giornalista Corrado Augias, colpevoli di avere mosso critiche al Movimento 5 Stelle". 

"Gli insulti e le volgarità - aggiunge nella nota sul Social Network - non possono in alcun modo fare parte del dibattito politico e non danno nessuna risposta concreta ai problemi dei cittadini. Piuttosto servono a istigare alla violenza e a minare le basi della nostra democrazia.  Nessun tipo di dissenso può legittimare simili comportamenti. Condanniamoli."

La risposta di Letta
Le accuse e gli insulti alla Boldrini arrivano dopo l'attacco di Grillo a Letta. Secondo il leader del M5S il premier "vuole annullare l'opposizione". Ma il presidente del Consiglio ha subito risposto: "L'opposizione non può bloccare aula e commissioni, ognuno deve avere il diritto di fare la sua parte".
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