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POLITICA

Gli scenari della crisi

Governo, Iv: "Serve soluzione politica di respiro". Conte cerca nuova maggioranza

Il sottosegretario Martella a Rainews24: "Il voto non lo temiamo, una delle evoluzioni. Con Renzi frattura difficile da ricomporre"

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Il tempo stringe, e il premier Giuseppe Conte deve verificare nelle prossime ore quanto e come possa ampliarsi la maggioranza per garantire stabilità al governo. Il caso di Lorenzo Cesa, indagato, con le evitabili implicazioni sul partito, pesa sulle trattative di Conte. Con l'ex leader Udc coinvolto nell'inchiesta anti-'ndrangheta, M5s ribadisce la chiusura a "soggetti indagati per reati gravi". Intanto le forze politiche, non escludono la possibilità del voto anticipato anche se in molti, soprattutto nel Pd, invitano a cercare al più presto soluzioni per un "programma di legislatura".

Dal gruppo Pd del Senato giunge l'invito a parlare "con tutti per trovare la quadra di un programma di legislatura". Pure Leu, con il senatore Francesco Laforgia, torna a chiedere chiede tempi celeri: "Se ci sono disponibilità in Parlamento vengano subito allo scoperto e in modo trasparente. Abbiamo perso troppo tempo con questa crisi irresponsabile di cui gli italiani chiederanno conto", sottolinea, e anche dal fronte dei 'responsabili' si levano voci simili. Bruno Tabacci, a capo della componente dei Cristiano democratici della Camera, dove oggi sono ufficialmente entrati Renata Polverini (ex FI) e Carmelo Lo Monte (che era nel Misto), mette le mani avanti: "Se la maggioranza non si rafforza, il passaggio elettorale sara' inevitabile".

I ragionamenti di Tabacci
"I numeri ci sono ancora, mercoledì c'è una prova di fuoco e si vedrà quali sono le reali intenzioni, io penso che la possibilità di rafforzare la maggioranza c'è, ma passa attraverso un governo nuovo. Per togliere qualsiasi equivoco, ritengo che il presidente Conte sia l'unico punto di equilibrio di questa coalizione. L'alternativa sono le elezioni". Lo ha detto il leader di Centro Democratico, Bruno Tabacci, fuori Palazzo Chigi dopo un colloquio con Conte. 

Martella a Rainews24: "Il voto non lo temiamo. Con Renzi frattura difficile da ricomporre"
"Non abbiamo prodotto noi la crisi,penso che si tratti di vedere se la maggioranza possa essere allargata verificando se si creano le  condizioni di un'area liberale e democratica. Se queste condizioni ci saranno bene,altrimenti saranno chiare le responsabilità" ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e dirigente del Pd, Andrea Martella, a Studio 24 su Rai News. "Penso che gli italiani non stiano a desiderare il voto, tuttavia l'istanza del voto è sempre democratica e se la crisi non si risolvere ci affideremo alle valutazioni del Capo dello Stato, ma il voto non lo temiamo e penso che possa essere una delle evoluzioni di questa situazione". 

Poi ha aggiunto: "Questa crisi ha nome e cognome: Matteo Renzi. Noi stiamo lavorando per risolverla, lo abbiamo fatto alla luce del sole in Parlamento e vedremo nei prossimi giorni l'evoluzione. La frattura che possiamo definire scomposta e difficile da ricomporre, gli argomenti che sono stati usati sono di grande contrasto nei confronti del governo. Mi pare che tutto questo non possa essere archiviato come  una parentesi. Eppure continuo a vedere in molti parlamentari, anche di Italia Viva, sconcerto per questa decisione, ci auguriamo che anche in quell'ambito si possa aprire una riflessione. Ma penso non si possa archiviare come se nulla fosse", ha ancora detto.

Mastella: "Mia moglie perplessa su Bonafede"
"Mia moglie è perplessa su Bonafede, devo dire la verità. A lei non piace l' idea della giustizia di Bonafede, giustizialista fino alle estreme conseguenze. Se potrebbe votare no alla relazione del ministro? Non lo so, non vota contro, ma insomma a favore non lo so, è tutto da valutare. Non le piace questo disfattismo giudiziario". Lo dice a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, il sindaco di Benevento e marito di Sandra Lonardo, Clemente Mastella. Cambiare Bonafede potrebbe esser una chiave per superare questo momento delicato? "Secondo me sì. Quando un ministro non ha la benevolenza del Parlamento, prima di esser sfiduciato va trovata una soluzione diversa. A meno che non si trovi una maggioranza convinta che lo sostenga". E Conte, secondo lei, ci sta pensando? "Non lo so, no ho rapporti con Conte. Però dovrebbe capire - ha concluso Mastella - che Bonafede oggi è un problema serio".

Parlamentari Iv, compatti per confronto privo di veti
"I deputati e i senatori di Italia Viva osservano con preoccupazione lo stallo istituzionale di questi giorni, la difficile situazione sanitaria e i drammatici dati economici del nostro Paese; ribadiscono con forza la necessita', già espressa nel dibattito parlamentare, di una soluzione politica che abbia il respiro della legislatura e offra una visione dell'Italia per i prossimi anni. Confermano che si muoveranno tutti insieme in modo compatto e coerente in un confronto privo di veti e pregiudizi, da effettuarsi sui contenuti nelle sedi preposte". E' quanto si legge in un comunicato diffuso dall'ufficio stampa di Italia Viva, che porta in calce le firme dei 17 senatori e 27 deputati (manca quella di Giacomo Portas) del partito. Infine: "Ringraziano Teresa Bellanova, Elena Bonetti, Ivan Scalfarotto per la straordinaria dimostrazione di coraggio, libertà e spirito di squadra che hanno dato e stanno dando in questi giorni lottando per le idee e gli ideali non solo di Italia Viva".

Berlusconi: "Governo nocivo al Paese, Renzi voti contro"
"Questa crisi è pericolosa e va risolta in fretta, con un altro esecutivo o con il voto, secondo ciò che il presidente della Repubblica riterrà più opportuno.Non entreremo mai nella maggioranza del governo Conte e non vedo la disponibilità dei partiti per un'ipotesi Draghi. Chi di noi ha dato la fiducia ha fatto un grave sbaglio'. Lo afferma Silvio Berlusconi in un'intervista a La Verità, nella quale invita Matteo Renzi ad andare fino in fondo e a passare ora dall'astensione al voto contro la fiducia al governo che aveva contribuito a far nascere. 'Non vedo come Fi potrebbe sostenere mai il governo Conte,che è espressione di forze politiche incompatibili con noi e del resto non ha ottenuto risultati soddisfacenti - afferma il presidente di Fi - tanto è vero che lo stesso premier ha parlato più volte in questi giorni della necessità di una svolta, di un cambio di passo. Come sarebbe possibile con gli stessi partitiche hanno governato finora?'.   

Quanto ai tre parlamentari azzurri che hanno votato lafiducia a Conte (Renata Polverini, Andrea Causi e Maria RosariaRossi), Berlusconi esprime 'stupore. Non me l'aspettavo e non capisco. Credo che abbiano commesso un grave errore'. L'ex premier smentisce che Fi sia stata messa sotto accusa nel centrodestra per le tre defezioni: 'Se fosse accaduto, non l'avrei tollerato', afferma mentre saluta l'arrivo in Fi dal gruppo Misto della deputata di Veronica Giannone.

Sale lo spread
Dopo un'apertura in rialzo a 120, lo spread si è impennato a 124 punti per poi attestarsi a 123, comunque ai massimi da due mesi. IL tasso di rendimento ora è allo 0,73%. Da quando è scoppiata la crisi di governo, il differenziale Btp italiani/Bund tedeschi ha fatto registrare un andamento abbastanza altalenante. Ad esempio, subito dopo il voto di fiducia al Senato, i rendimenti dei titoli italiani sono calati ai minimi dall'11 gennaio, attestandosi allo 0,533%. Come avevano previsto gli analisti, il trend ribassista non era però consolidato in quanto il quadro politico resta comunque poco chiaro, e ciò frena la domanda da parte degli investitori stranieri.
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