POLITICA
Incontri con le parti sociali
Governo, il ministro del Lavoro Orlando ha incontrato i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil
Dopo i sindacati martedì il ministro incontrerà anche le imprese da Confindustria a Confcommercio e Confesercenti
Una scelta naturalmente apprezzata dai leader di Cgil, Cisl e Uil da sempre convinti che il dialogo e la concertazione siano imprescindibili. Tanto più in questo momento difficile per il Paese. Dopo i sindacati martedì il ministro incontrerà anche le imprese da Confindustria a Confcommercio e Confesercenti.
Prorogare il blocco dei licenziamenti, dando continuità alla cassa Covid e incentivando anche i contratti di solidarietà e di espansione in alternativa ai licenziamenti. È la prima delle richieste avanzate dai sindacati confederali al neo ministro del Lavoro, lo riferisce il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini.
Landini (Cgil): "Ribadita necessità proroga blocco licenziamenti"
"Nell'incontro con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali abbiamo ribadito la necessità di prorogare il blocco dei licenziamenti, dando continuità alla cassa Covid e incentivando anche i contratti di solidarietà e di espansione in alternativa ai licenziamenti". A riferirlo è il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, indicando le priorità posta dai sindacati al neoministro del Lavoro, Andrea Orlando, nel primo incontro che si è svolto oggi pomeriggio. "Il decreto ristori deve inoltre coprire con le indennità tutte le forme di lavoro già tutelate dai precedenti decreti e chi ne è rimasto escluso, prevedendo anche l'intervento di proroga di Naspi e Discoll, tutto ciò includendo anche i settori maggiormente colpiti come turismo, servizi, spettacolo e cultura".
"È necessario, inoltre, dare tutele ai lavoratori fragili e garantire risorse per sostenere i congedi. Serve poi arrivare in tempi brevi ad una riforma per un sistema di ammortizzatori sociali pubblico e
universale dentro un regime assicurativo, in grado di garantire tutele e diritti uguali per tutti. La formazione deve diventare un diritto permanente per tutti i lavoratori e vanno riviste le politiche attive per il lavoro, con un potenziamento del ruolo pubblico, facendo le necessarie assunzioni, superando il precariato e prorogando il contratto dei navigator", dice Landini.
"Abbiamo la necessità, a partire dal Pnrr, di creare nuova occupazione soprattutto per le donne, i giovani e nel mezzogiorno. È poi necessario porre un freno ai contratti pirata, che stanno aumentando
sempre più, attraverso un provvedimento legislativo che dia valore
erga omnes ai contratti nazionali firmati dalle organizzazioni sindacali e da quelle datoriali maggiormente rappresentative, recependo così gli accordi interconfederali sulla rappresentanza", sottolinea ancora Landini. "Abbiamo posto la necessità di aprire il confronto sul sistema previdenziale anche alla luce dell'avvicinarsi della scadenza di quota 100. Infine, abbiamo ricordato il lavoro svolto dai patronati e dai Caaf durante questa fase di pandemia e dell'importanza che si intervenga per valorizzare la fondamentale funzione che hanno svolto e stanno svolgendo".
Bombardieri (Uil): prorogare blocco licenziamenti. Vaccinazioni in luoghi lavoro
"L'emergenza da affrontare subito è il blocco dei licenziamenti e la proroga degli ammortizzatori sociali". Lo ha detto il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri nel corso dell'incontro con il neoMinistro del Lavoro, Andrea Orlando, appena terminato. Bombardieri ha dichiarato di aver apprezzato la decisione del ministro di convocare subito i sindacati.
"Urgenti - ha sottolineato Bombardieri - sono i temi del lavoro al Sud e del lavoro per i giovani e per le donne. Poi c'è il tema delle politiche attive del lavoro, questione che va correlata anche al Recovery Fund. Ecco perché - ha aggiunto il leader della Uil - occorre chiedere all'Europa il rifinanziamento di un nuovo programma Sure per tutto il 2021".
In questo quadro, secondo Bombardieri, "la riforma degli ammortizzatori sociali va fatta a bocce ferme e non mentre è in corso l'emergenza e va fatta nel rispetto del principio assicurativo, anche tenendo conto di logiche solidali."Il tema della sicurezza, infine - ha concluso Bombardieri - è fondamentale: noi proponiamo, d'accordo con chi lo ha già fatto, di predisporre un piano di vaccinazione da somministrare all'interno dei luoghi di lavoro, coinvolgendo tutte le parti sociali, le aziende e i lavoratori".
A proposito del confronto sulle pensioni, Bombardieri ha ricordato la necessità di procedere nel percorso di separazione della previdenza dall'assistenza.
Furlan (Cisl): da Orlando impegno per riforma ammortizzatori entro fine mese
Il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, siè "impegnato già oggi a portare entro la fine del mese una proposta del Governo sulla riforma degli ammortizzatori sociali e di scenario sulle politiche attive, oltre che una agenda sulle altre questioni aperte a partire dal tema dell'occupazione delle donne e dei giovani". Lo riferisce la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, al termine dell'incontro il ministro, sottolineando come sia "importante" questo impegno.
"Abbiamo altresì chiesto - dice ancora Furlan - al Ministro l'apertura di un confronto sulle pensioni ed in particolare sulla necessaria flessibilità in uscita, vista la scadenza a fine anno di quota 100. Infine abbiamo sottolineato la nostra contrarietà al salario minimo per legge, che potrebbe significare un indebolimento della contrattazione ed una via facile per le imprese per diminuire i salari, affrontando il vero tema che è quello di estendere le coperture a quella parte di lavoratori oggi non coperti dalla contrattazione nazionale''.
I dossier sul tavolo
Sul tavolo Nunzia Catalfo ha lasciato dossier che non possono attendere. Il blocco dei licenziamenti scade il 31 marzo: se non verrà prorogato i sindacati prevedono lo scoppio di una bomba sociale. Nel 2020 sono andati persi 444 mila posti di lavoro e solo a dicembre si sono registrati 101 mila occupati in meno, di cui 99 mila sono donne.
I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Pierpaolo Bombardieri chiedono non solo di mantenere il divieto di licenziare finché resterà lo stato di emergenza, ma anche di mantenere la Cassa integrazione Covid, che è a spese dello Stato. Nel tempo in cui i lavoratori resteranno protetti, occorrerà fare l'attesa riforma degli ammortizzatori sociali, che i sindacati vogliono nel segno dell'universalità. Ma tutti convergono sulla necessità di attuare finalmente politiche attive del lavoro: una riforma ritenuta indispensabile.
Il nuovo ministro dovrà anche decidere cosa fare del Reddito di emergenza, varato col decreto Rilancio, e della misura simbolo del M5S, il Reddito di cittadinanza, che a giudizio diffuso manca ancora della parte di inserimento al lavoro; di conseguenza, va disegnato il futuro dell'Anpal e dei navigator.
Infine, resta il nodo pensioni: i sindacati vogliono un sistema più flessibile e pensioni di garanzia per i giovani. Ma naturalmente Orlando non sentirà solo la campana dei sindacati: martedì è la volta delle imprese. Anche Confindustria vuole la riforma degli ammortizzatori sociali e nuove politiche attive del lavoro, ma chiede da tempo un cambio di passo con l'addio a misure ritenute assistenziali