POLITICA
Lavoro
Governo, Landini: blocco licenziamenti e protezione lavoratori o sarà bomba sociale
"Vogliamo rimettere al centro il lavoro e anche la qualità del lavoro stesso", dice il segretario della Cgil. "Basta con la precarietà"
Blocco licenziamenti o bomba sociale
Landini insiste sulla necessità di una riforma degli ammortizzatori sociali e precisa la posizione della Cgil: "Noi non vogliamo semplicemente una proroga del blocco dei licenziamenti per tutti ma vogliamo una riforma del sistema degli ammortizzatori sociali, che sia sistema valido per tutti e che colga le differenze tra le varie attività". E poi: "Prima di vedere come va a finire, la giocherei la partita della proroga del blocco dei licenziamenti. Siamo ancora in piena pandemia e ci sono state tante differenze nei vari settori produttivi, ci sono settori come i servizi e il turismo che sono in ginocchio. Diciamo che serve un mese per fare una riforma degli ammortizzatori sociali. E lì che c'è bisogno di avere una visione e bisogna proteggere quei lavoratori e quelle imprese se non si vuole una bomba sociale. Siamo d'accordo con Draghi su una cosa: basta con la politica degli incentivi, servono politiche attive per il lavoro. Il messaggio da dare è proteggere i lavoratori. Il reddito di cittadinanza? Noi siamo stati critici. Abbiamo sempre detto che era uno strumento per combattere la povertà, ma non una politica attiva per il lavoro".
Da tempo Landini insiste sul fatto che il sistema non funzione se chi lavora è povero: "Se una persona che lavora è povera, vuol dire che il sistema non funziona. Bisogna dare dignità al lavoro", tema questo che viene riproposto con forza dal leader della Cgil in vista dei colloqui con Draghi.
Fisco, no a Flat tax ma a tassazione progressiva
"Voglio essere chiaro: se qualcuno mi viene a proporre la Flat tax non mi trova disponibile, lo dico prima di sentirmelo dire. Non siamo disponibili a pagare tre volte. Non dico che non sono pronto a fare sacrifici, ma voglio che vengano riconosciuti i diritti sul fronte del lavoro", ha chiarito Landini. "La riforma fiscale deve essere a vantaggio del mondo del lavoro e dei suoi diritti. Cosa ho da perdere più di quello che ho già perso? C'è bisogno di conquistare un nuovo Statuto dei Lavoratori, io rivendico il bisogno di cambiare". "Non ho paura di cosa il governo Draghi possa tagliare - ha aggiunto Landini - ma voglio partecipare al cambiamento del Paese" e non si può alzare la tassazione sul lavoro. Piuttosto, aggiunge, "c'è da rimettere mano al sistema fiscale non nell'idea che tutti pagano meno, ma che ognuno paghi in base a quello che ha". "Ho criticato il precedente governo quando si è bloccato, quando non ci ha più ascoltato. Io voglio essere coinvolto nella rinascita e nello sviluppo del Paese, se c'è da tagliare delle cose non certo sul lavoro dipendente, non certo nel mondo del lavoro. Basta precarietà perché le donne e i giovani hanno pagato un prezzo altissimo - ha proseguito Landini -. E' giusto rimettere mano al sistema fiscale, ma non nell'idea che tutti pagano meno, ma nell'idea che tutti pagano combattendo l'evasione fiscale. Ognuno deve pagare in base a quello che ha e alla sua capacità contributiva. La patrimoniale? Siamo per una riforma complessiva".