ECONOMIA
Necessaria proroga stop licenziamenti
Sindacati: "Istat certifica rischio di una imminente bomba sociale"
"Donne, giovani, lavoratori autonomi - spiega il segretario confederale della Cgil, Tania Scacchetti - hanno già pagato un prezzo altissimo, destinato a salire qualora non si mettano in campo strumenti straordinari e innovativi per governare la fase di transizione che verrà determinata dall'onda lunga della crisi"
"Donne, giovani, lavoratori autonomi - afferma la dirigente sindacale - hanno già pagato un prezzo altissimo, destinato a salire qualora non si mettano in campo strumenti straordinari e innovativi per governare la fase di transizione che verrà determinata dall'onda lunga della crisi". Per questo, prosegue Scacchetti, "chiediamo di riformare subito il sistema di protezioni sociali. Dobbiamo rilanciare il contratto di solidarietà difensiva e - sottolinea - creare un sistema universale di sostegno al reddito che non lasci indietro nessuno, a partire dai lavoratori con contratti precari e discontinui". Inoltre, continua la segretaria confederale, "la proroga del blocco dei licenziamenti serve a garantire le condizioni per individuare in modo condiviso soluzioni e interventi capaci di evitare un impatto sociale che rischia di essere drammatico".
Infine "come da noi proposto anche nelle audizioni sul Recovery Plan occorre un piano straordinario di investimenti che abbiano come obiettivo principale la creazione di nuova occupazione. Non si può costruire la ripresa sulle macerie del lavoro", conclude Scacchetti.
"Senza proroga stop licenziamenti rischio conflitti sociali"
"Se un lavoratore, oltre al terrore di ammalarsi, deve anche affrontare il licenziamento, è ovvio che non regge più il Paese e avremo dei conflitti sociali assurdi" dice a sua volta la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan. E prosegue: "I dati Istat parlano chiaro: più disoccupazione, soprattutto femminile e giovanile, e tanti autonomi che chiudono, tanti piccoli negozi come imprese piccole di tutti i settori. Noi abbiamo bisogno di rilanciare l'economia del Paese. L'occasione del Recovery Plan è straordinaria" spiega Furlan. "Abbiamo bisogno che in tempi brevi, già domani - prosegue -, si chiuda la partita della crisi di governo e si ricominci a gestire questo progetto fondamentale per il futuro".
Bombardieri: "Proroga blocco licenziamenti ma non selettiva"
Prorogare il blocco dei licenziamenti per frenare l'emorragia di posti di lavoro, ma non in modo selettivo. Il leader della Uil, Pierpaolo Bombardieri, è contrario all'ipotesi di proroga solo per i settori in crisi circolata in queste ore. "Dobbiamo continuare con la proroga del blocco dei licenziamenti, con gli ammortizzatori sociali e chiedere alla politica di fare presto sugli investimenti e sulla riforma delle politica attive del lavoro - ha detto - quando si parla di interventi selettivi capisco che è la stessa cosa che chiede Gualtieri dopo aver avuto l'endorsment da parte di Bonomi (presidente di Confindustria, ndr). Però quando sono stati dati i soldi dell'Irap non sono state fatte delle selezioni. I soldi sono stati dati alle aziende in modo indistinto. Non si capisce perché quando si parla di lavoratori dovremmo fare una selezione dei settori che stanno in crisi".
Secondo Bombardieri "è impossibile suddividere in settori tra chi sta lavorando di più o di meno. La crisi sulle aziende è stata orizzontale. Poi parliamo di blocco e cassa Covid che non è pagata dalle aziende, ma da tutti noi attraverso l'indebitamento. Chiediamo al Governo di utilizzare il programma Sure".
Ugl: "Intervenire subito, si rischia un'ecatombe"
"Se non si agisce con prontezza rischiamo un'ecatombe sociale in primavera per effetto dello stop al divieto di licenziamenti", dichiara in una nota Paolo Capone, segretario generale dell'Ugl. "Occorre intervenire subito con misure coraggiose a partire dalla riforma degli ammortizzatori sociali per riattivare il mercato del lavoro e salvaguardare i livelli occupazionali - prosegue Capone - l'attuale stallo politico non fa bene al Paese. In questa fase piu' che mai lavoratori e imprese chiedono un Governo forte che sia in grado di varare provvedimenti di lungo periodo. E' prioritario investire in politiche attive, adottare un piano industriale e ridurre il costo del lavoro, per sostenere le imprese e incentivare le assunzioni".