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POLITICA

Workshop Ambrosetti

Grasso a Cernobbio: "L'austerità ad ogni costo non è più sostenibile"

Il presidente del Senato ha aperto la seconda giornata dei lavori del Forum Ambrosetti. Per Grasso "la caduta del Pil e della domanda interna impone come indifferibile una svolta drastica in direzione della crescita"

Pietro Grasso al workshop Ambrosetti (foto Ansa/Matteo Bazzi)
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Tocca al presidente del Senato aprire la seconda giornata di lavori al Workshop Ambrosetti. E Pietro Grasso, dopo essere stato ospite alla festa dell’Unità a Bologna venerdì, si presenta al tradizionale appuntamento col gotha della finanza italiana con un intervento che parte dall’economia, ma non solo a questa si limita. “L’austerità ad ogni costo” dice ad una platea dove non mancano uomini e donne delle istituzioni continentali, “non è più sostenibile”. Ma questo non è che il punto di partenza per sottolineare la centralità del problema lavoro, la necessità di una maggiore integrazione a livello europeo già invocata dal presidente Napolitano, fino ad arrivare a temi che con l’economia hanno apparentemente poco a che fare come le riforme istituzionali e la nuova legge elettorale
 
Basta austerità
"La politica dell'austerità ad ogni costo non è più sostenibile. La caduta del Pil e della domanda impone come indifferibile una svolta drastica in direzione della crescita, anche usando la flessibilità esistente per far spazio alle riforme strutturali". "La ripresa in Europa – ha spiegato Grasso - può solo derivare dalla combinazione di politiche capaci di intervenire sui fattori monetari, ma prima ancora sull'economia reale".
 
Più Europa
Il "salto di qualità" chiesto l'anno scorso dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel suo videointervento a Cernobbio all'Europa per procedere verso l'integrazione è ancora "incompiuto ma anche più urgente", ha spiegato il presidente del Senato. Ci sono fenomeni "come la criminalità economica e l'immigrazione che solo come Europa possiamo affrontare". Grasso ha aggiunto che ci sono "esitazioni anacronistiche, in nome della difesa della sovranità nazionale, ad unire le forze rispetto a fenomeni che solo uniti possiamo affrontare ".
 
Intervenire su disuguaglianze
"Preoccupa il crescere delle diseguaglianze e la priorità assoluta è intervenire su queste disparità”. Ha sottolineato Grasso citando i dati Istat "secondo cui il 10% dei cittadini possiede circa la metà della ricchezza nazionale mentre un altro 10% ha raggiunto la soglia della povertà”.
 
Il pubblico deve imparare dal privato
"Sono convinto che nel nostro Paese occorra una trasformazione profonda direi genetica e culturale nella gestione della cosa pubblica" ha spiegato il presidente del Senato.  "Dobbiamo imparare e adottare - ha aggiunto - i modelli di efficienza e professionalità che produce il settore privato più competitivo".
 
Riforme e legge elettorale
"Non possiamo permetterci ulteriori ritardi" su riforme importanti per il paese come quella "del mercato del lavoro e quella della Pubblica amministrazione" di cui il Senato si dovrà occupare nelle prossime settimane. Ne è convinto il presidente Grasso."Parallelamente - ha spiegato - dovrà proseguire il cammino della legge elettorale già approvato alla Camera". "Il mio auspicio - ha aggiunto – è che non ritorni su questi temi così vitali quel clima di chiusura reciproca alle ragioni altrui che ha caratterizzato la discussione della riforma costituzionale e che si riesca ad improntare il confronto democratico a quel senso di urgenza e di responsabilità di cui ha fortemente bisogno il Paese".
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