Coronavirus
Lo rende noto il Codacons di Lecce
Il Tar della Puglia sospende l'ordinanza della Regione sulla chiusura delle scuole
Per la Terza Sezione del TAR di Puglia "l'ordinanza del Presidente della Regione Puglia con cui è stata disposta la didattica integrata per tutte le scuole di ogni ordine e grado sul territorio regionale, ad eccezione dei servizi per l'infanzia, interferisce, in modo non coerente, con l'organizzazione differenziata dei servizi scolastici disposta dal sopravvenuto DPCM 3 novembre 2020". Il Dpcm, spiega il Tar, "colloca la Puglia tra le aree a media criticità (c.d. "zona arancione") e persino per le aree ad alta criticità (c.d. "zone rosse") prevede la didattica in presenza nelle scuole elementari".
Secondo il Tar, inoltre, dalla motivazione del provvedimento regionale di cui il Codacons ha chiesto l'annullamento, "non emergono ragioni particolari per le quali la Regione Puglia non debba allinearsi alle decisioni nazionali in materia di istruzione".
"Come dedotto dai ricorrenti - si legge nel provvedimento - vi sono in Puglia molte scuole e molti studenti non sufficientemente attrezzati per la didattica digitale a distanza, di guisa che l'esecuzione del provvedimento impugnatosi traduce in una sostanziale interruzione delle attività didattiche e dei servizi all'utenza scolastica (per la tutela dei quali si può ritenere, in via di prima delibazione, attivamente legittimato anche il ricorrente Codacons).
Il tribunale amministrativo regionale, quindi, "ritenuto che il rilevato profilo di inadeguatezza del sistema scolastico pugliese ad attivare subito la DAD costituisce ragione di urgenza per la quale si deve disporre la misura cautelare interinale", ha accolto la richiesta del Codacons e ha sospeso l'esecutività del provvedimento impugnato. Ha inoltre fissato per il 3 dicembre prossimo la trattazione del giudizio cautelare collegiale.