Coronavirus
L'inchiesta
Indagato direttore generale Trivulzio. Verifica eventuali carenze protocolli e dispositivi sicurezza
Inchiesta anche sulla Rsa di Mediglia,fu primo caso
Il fascicolo è uno dei tanti, quasi una quindicina in tutto, che la procura milanese ha aperto sulla gestione delle case di riposo milanesi e nati da denunce di lavoratori e familiari di anziani morti. In tutte le indagini le iscrizioni dei vertici nel registro degli indagati sono atti dovuti dopo le denunce a loro carico e per poter fare attività nei prossimi giorni.
Obiettivo, verificare soprattutto eventuali carenze nei protocolli interni e dei dispositivi di sicurezza, come le mascherine (alcuni dipendenti hanno raccontato che veniva impedito loro di usarle nei primi giorni dell'epidemia) e la gestione di pazienti trasferiti dagli ospedali nelle residenze.
La procura di Milano, che indaga sul Pio Albergo Trivulzio, punta a fare accertamenti, nel fascicolo per epidemia colposa e omicidio colposo a carico del direttore generale Giuseppe Calicchio, su oltre 100 morti (si parla di un totale di quasi 150) avvenute nell'istituto dopo lo scoppio dell'epidemia del coronavirus. Lo apprende l'ANSA. Negli altri fascicoli sulle case di riposo, iscritti per gli stessi reati anche i legali rappresentanti dell'istituto Don Gnocchi e della Sacra Famiglia di Cesano Boscone. Iscrizioni previste pure negli altri casi, una dozzina in tutto.
Inchiesta su Rsa Mediglia,fu primo caso
E' stata aperta un'inchiesta per epidemia colposa e omicidio colposo anche sulla casa di riposo di Mediglia (Milano), che fu la prima di cui si iniziò a parlare nelle scorse settimane per un aumento impressionante di morti tra gli anziani (oltre 60 in totale) e sulla gestione degli ospiti nel pieno dell'emergenza coronavirus.
Da quanto apprende l'ANSA, un fascicolo, è stato aperto dalla procura di Milano, sulla base di denunce di familiari, e poi trasmesso ai pm di Lodi, competenti sulla zona di Mediglia.