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ITALIA

Sindacati e azienda si sono incontrati al Mise

Whirlpool: accordo siglato. Scongiurati gli oltre 2mila licenziamenti, salvi i siti Carinaro e None

Il nuovo programma prevede il riassorbimento di tutti gli esuberi inizialmente previsti, il mantenimento dei siti di Carinaro e None, assegna ad ogni stabilimento una missione produttiva e soprattutto investe 513 milioni in tre anni

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Roma Si è concluso nel primo pomeriggio l'incontro al Ministero dello sviluppo economico con un accordo siglato tra la Whirlpool e Fim, Fiom e Uilm. Il piano industriale con cui la multinazionale americana vuole rilanciare la produzione italiana dei siti ex Indesit è stato finalmente condiviso da azienda e parti sociali dopo un braccio di ferro durato 5 mesi.

Tornano a sperare gli otre 2 mila lavoratori che nel precedente piano erano da licenziare. Il nuovo programma prevede il riassorbimento di tutti gli esuberi inizialmente previsti, il mantenimento dei siti di Carinaro e None. Assegna, inoltre, ad ogni stabilimento una missione produttiva e soprattutto investe 513 milioni in tre anni.

L'impegno a non licenziare fino al 2018 viene garantito da un piano di esodi e trasferimenti incentivati, da una ricollocazione e riqualificazione professionale per gli impiegati e dall'utilizzo della cassa integrazione e dei contratti di solidarietà.

L'accordo sarà sottoposto al voto di tutti i lavoratori del gruppo già venerdì prossimo

"Entro ottobre - ha detto Marco Bentivogli della Fim Cisl - inizierà la fase di consultazione sindacale e la fusione dei due gruppi. Si prevede di completarla entro metà 2016. Il piano prevede missioni industriali per tutti i siti, attraverso l'insourcing di attività, la crescita di 650.000 pezzi dei volumi prodotti in Italia. L'incremento verso il 70% della saturazione produttiva di tutti i siti. Investimenti per 513,5 ilioni di euro. Il 75% di tutti gli investimenti su R&S di tutta l'area Emea concentrati in Italia".

L'accordo di oggi vede anche la firma della Fiom, l'unico sindacato che non siglò l'accordo del 3 dicembre 2013: "Con l'ipotesi di accordo raggiunta oggi in Whirlpool il sindacato dei metalmeccanici afferma concretamente il principio della solidarietà tra i lavoratori dei territori del Centro-Nord verso un territorio, la Campania, segnato più di altri in questi anni di crisi dalla chiusura di stabilimenti e dalla perdita di occupazione, prevedendo il trasferimento di attività dai siti di Cassinetta e Fabriano in Campania e scongiurando così la chiusura dello stabilimento di Caserta".

Grande soddisfazione è stata espressa dal presidente del Consiglio Matteo Renzi che ha scritto in un tweet: "Lo avevamo promesso ai lavoratori Whirpool. Nessuna chiusura, nessun licenziamento. #lavoltabuona #Italiariparte". Anche l'europarlamentare Pina Picierno si è espressa con toni trionfalistici: "Una splendida notizia, in special modo per il territorio casertano e per gli 800 lavoratori che in questi mesi hanno avuto il timore di veder cancellate le loro certezze lavorative. Lo stabilimento di Carinaro non solo non verrà chiuso, ma beneficerà del piano straordinario di investimenti contenuto nell'accordo per rilanciare l'attività produttiva della sede casertana. Una bella giornata, insomma, che porta con sé il sapore di un futuro migliore, fatto di investimenti, occupazione, lavoro di squadra e buona politica".
 
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