Coronavirus
DL Cura Italia
Inps: le domande telematiche presentate sono 4,5 milioni
Le richieste per i 600 euro hanno raggiunto quasi quota 4 milioni
Nel dettaglio l'Istituto ha ricevuto:
• 3.991.554 per l'indennità dei 600 euro;
• 201.316 per congedi parentali;
• 43.608 per bonus baby sitting;
• 198.000 per 2.896.000 beneficiari di Cassa Integrazione Ordinaria (Cigo);
• 100.800 per 1.682.000 beneficiari di assegno ordinario.
L'Istituto di Previdenza ha precisato in una nota: "La regolare ricezione di un numero così imponente di domande di prestazioni (ne sono arrivate in media quasi 450.000 al giorno) è frutto dello straordinario e ininterrotto impegno di tutti i lavoratori dell'Inps e in particolare dell'area informatica e del suo responsabile. Le critiche e gli attacchi strumentali e non disinteressati verso l'Istituto si infrangono miseramente sulla realtà del fatto che il Decreto Legge 'Cura Italia' porta la data del 17 marzo 2020. Ma oltre agli sforzi di natura tecnologica ed organizzativa l'Istituto si sta impegnando per la semplificazione e la riduzione degli adempimenti a carico di cittadini e imprese; si ricorda, uno per tutti, la semplificazione dei pagamenti diretti della Cassa Integrazione. L'Inps forte della sua lunga storia conferma il suo totale impegno a svolgere i compiti affidati per il bene della collettività", conclude il comunicato.
Nonostante la mole di domande pervenute all'Inps per i bonus, da parte di alcuni esponenti politici, si contesta all'Istituto l'incapacità di offrire il dovuto servizio chiedendo le dimissioni del presidente Tridico. Giorgio Mulè, deputato di Forza Italia e portavoce dei gruppi di Camera e Senato afferma in una nota: "Invece di recitare il 'mea culpa' per l'indecorosa debacle della settimana scorsa in cui centinaia di migliaia di lavoratori non sono riusciti a inviare la domanda per colpa del 'down' del sito Inps, l'Istituto di previdenza rincara la dose e con arroganza ricorda la data, 17 marzo 2020, del decreto 'Cura Italia' come giustificazione all'incapacità di offrire il servizio dovuto alla collettività. Ribadiamo il nostro invito al presidente Tridico di presentare le dimissioni e farsi da parte: chi sbaglia deve risponderne".