POLITICA
Elezioni 2018
Irregolarità in restituzione stipendi, parlamentari M5S Cecconi e Martelli: "Rinunciamo ad elezione"
Di Maio accoglie la decisione "con orgoglio". "Solo dei portavoce del MoVimento 5 Stelle potevano fare una scelta del genere a fronte di uno sbaglio che hanno ammesso e subito corretto". Cecconi e Martelli sono stati deferiti ai probiviri
Cecconi: "Rinuncio all'elezione"
"Vi comunico che ho già deciso di rinunciare alla mia elezione. Il 4 marzo cederò il passo e andranno avanti gli altri candidati che trovate nel listino. Continuerò a fare campagna per il MoVimento e per i candidati del mio collegio. Lo sento come un dovere nei confronti di chi mi ha dato fiducia alle parlamentarie". Lo annuncia su Facebook Andrea Cecconi, candidato del M5s.
"Qualche giorno fa, come annunciato con un post sul blog delle Stelle, ho proceduto a effettuare il versamento al Fondo per il Microcredito per mettermi in regola con le restituzioni pubblicate sul sito tirendiconto.it. Il ritardo è stato dovuto a motivi di natura personale, che penso che nessuno possa essere in grado di giudicare, e sui quali non mi dilungo. In particolar modo spero che abbiano il pudore di tacere gli esponenti dei partiti che si pappano un megstipendio, che viaggiano in autoblu, che hanno maturato il vitalizio e che si prendono anche un ricco assegno di fine mandato alla faccia della gente normale che non arriva a fine mese".
"Non c'è nessuna legge che ci obbliga a dimezzarci lo stipendio. O meglio ci sarebbe stata se gente come la Morani, che oggi parla a vanvera, avesse votato la legge che noi abbiamo proposto e che fissava lo stipendio dei parlamentari a 3.000 euro al mese. Ma tutti i parlamentari dei partiti hanno voluto tenersi il megastipendio e quindi noi (e solo noi) facciamo le restituzioni - ha aggiunto - Ho rinunciato a 75.000 euro di rimborsi e restituito quasi 120.000 euro in questi anni, e questo nessuno può togliermelo, so però di aver fatto una mancanza nei confronti degli iscritti del MoVimento 5 Stelle, anche se la mia coscienza è pulitissima perchè ho restituito fino all'ultimo centesimo come promesso. I probiviri decideranno sul procedimento disciplinare nei miei confronti e sulla sanzione da comminare".
Martelli su Facebook segue a ruota
Ad annunciare la stessa decisione su facebook anche il senatore Carlo Martelli. "La settimana scorsa ho proceduto a effettuare, come confermato sul blog delle stelle, un versamento al Fondo per il Microcredito per mettermi in regola con le restituzioni pubblicate sul sito tirendiconto.it. Il ritardo e' stato dovuto a seri motivi di natura personale e nel merito dei quali non entro. Voglio solo precisare che non c'e' nessuna legge che ci obbliga a dimezzarci lo stipendio, quindi tutto quello che facciamo e' su base volontaria. In questi anni ho rinunciato a 204.731 euro e questo resta. So pero' di aver mancato nei confronti degli iscritti del MoVimento 5 Stelle, anche se la mia coscienza e' a posto perche' ho restituito fino all'ultimo centesimo come promesso.
Martelli: "Rinuncio ad elezione"
Come gia' scritto sul blog, i probiviri decideranno sul mio caso in piena autonomia. In ogni caso ho gia' espresso nei giorni scorsi l'intenzione di rinunciare alla mia elezione. Continuero' a sostenere il MoVimento e i candidati del mio collegio. Lo sento come un dovere nei confronti di chi mi ha dato fiducia alle parlamentarie".
Di Maio: "Orgoglio per la scelta" "
Andrea Cecconi e Carlo Martelli mi hanno comunicato le loro decisioni. Le accolgo con orgoglio". Lo scrive su facebook il leader M5s Luigi Di Maio.
"Solo dei portavoce del MoVimento 5 Stelle potevano fare una scelta del genere a fronte di uno sbaglio che hanno ammesso e subito corretto. Nessuna legge li obbligava a restituire lo stipendio e nessuna legge li obbligava a rinunciare a un seggio sicuro in Parlamento. Eppure lo hanno fatto. Vogliamo dare l'esempio e dimostrare il distacco dalla poltrona che ci contraddistingue. Ora - conclude Di Maio - aspettiamo l'esito del collegio dei probiviri e andiamo avanti. Il 4 marzo si decide il futuro dell'Italia nei prossimi 10 anni".