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ITALIA

E’ la prima volta da 5 anni

Istat: Emigrano più italiani. Diminuisce il numero dei migranti dall'Africa

In 10 anni si sono trasferiti all’estero 816 mila gli italiani. Oltre il 73% ha 25 anni. Quasi tre su quattro hanno ha un’istruzione medio alta. In calo del 17%, invece, nel 2018 la percentuale degli immigrati arrivati dall’Africa.

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Aumentano gli italiani che si trasferiscono all'estero, mentre per la prima volta in 5 anni diminuiscono le immigrazioni nel nostro Paese, con un netto calo soprattutto degli arrivi dall'Africa. E' la fotografia scattata dall'Istat nel rapporto Iscrizioni e cancellazioni anagrafiche della popolazione residente-Anno 2018.  Nel 2018, si legge nel report, il volume complessivo delle cancellazioni anagrafiche per l'estero è di 157 mila unità, in aumento dell'1,2% rispetto all'anno precedente.
 
Le emigrazioni dei cittadini italiani sono il 74% del totale (116.732). Se si considera il numero dei rimpatri, ovvero le iscrizioni anagrafiche dall'estero di cittadini italiani, pari a 46.824, il calcolo del saldo migratorio con l'estero degli italiani (iscrizioni meno cancellazioni anagrafiche) restituisce un valore negativo di 69.908 unità.
 
Il tasso di emigrazione dei cittadini italiani è pari a 2,1 per 1.000.  Nel decennio 1999-2008 gli italiani che hanno trasferito la residenza all'estero sono stati complessivamente 428 mila a fronte di 380 mila rimpatri, con un saldo negativo di 48 mila unità. Dal 2009 al 2018 si è registrato un significativo aumento delle cancellazioni per l'estero e una riduzione dei rientri (complessivamente 816 mila espatri e 333 mila rimpatri); di conseguenza, i saldi migratori con l'estero dei cittadini italiani, soprattutto a partire dal 2015, sono stati in media negativi per 70 mila unità l'anno
 
Da dove partono gli italiani
La Regione da cui emigrano più italiani, in valore assoluto, è la Lombardia con un numero di cancellazioni anagrafiche per l'estero pari a 22mila, seguono Veneto e Sicilia (entrambe oltre 11mila), Lazio (10mila) e Piemonte (9mila).
 
In termini relativi, rispetto alla popolazione italiana residente nelle regioni, il tasso di emigrazione più elevato si ha però in Friuli-Venezia Giulia (4 italiani su 1.000 residenti), Trentino-Alto Adige e Valle d'Aosta (3  italiani su 1.000). A un maggior dettaglio territoriale, i  flussi di cittadini italiani diretti verso l'estero  provengono principalmente dalle prime quattro citta'  metropolitane per ampiezza demografica: Roma (8mila), Milano (6,5mila), Torino (4mila) e Napoli (3,5mila); in  termini relativi sono Imperia e Bolzano (entrambe 3,6 per  1.000).
 
Dove vanno gli italiani
Nel 2018 il Regno Unito continua ad accogliere la  maggioranza degli italiani emigrati all'estero (21mila), seguono Germania (18mila), Francia (circa 14mila), Svizzera  (quasi 10mila) e Spagna (7mila). In questi cinque paesi si concentra complessivamente il 60% degli espatri di  concittadini.
 
Da dove arrivano gli stranieri
L'andamento dei flussi migratori in ingresso nell'ultimo  decennio per macro-aree di provenienza evidenzia un calo generale delle immigrazioni per tutti i  paesi esteri. Nel 2018 le iscrizioni anagrafiche dall'estero più numerose provengono, in valore assoluto, da paesi europei: la Romania con 37mila ingressi (11% del totale) si  conferma il principale Paese di origine seppur in deciso calo  (-10% rispetto al 2017). Meno numerosi i flussi provenienti all'Albania (oltre 18mila) ma in forte aumento rispetto  all'anno precedente (+16%). Seguono le iscrizioni da Ucraina  (8mila, -2%), Germania (oltre 7mila, +9%) e Regno Unito (poco  meno di 7mila, +12%). Per gli ultimi due flussi si tratta prevalentemente di cittadini italiani che fanno rientro in patria dopo un soggiorno all'estero.
 
Chi arriva in Italia dall’Africa
Sempre consistenti, ma nettamente in diminuzione, le immigrazioni provenienti dal continente africano, in particolare quelle provenienti da Nigeria (18mila, -24%), Senegal (9mila, -20 %), Gambia (6mila, -30%), Costa d'Avorio (5mila, -27%) e Ghana (5mila,  -25%) che durante il 2017 avevano fatto registrare aumenti  record. Il Marocco è l'unico paese africano che segna una variazione positiva rispetto all'anno precedente (17 mila, +9%).
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