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POLITICA

Palazzo Madama

L'Italicum cambia volto: premio alla lista e soglia di sbarramento al 3%

Anna Finocchiaro, relatrice del ddl, ha depositato al Senato due emendamenti che recepiscono le linee guida indicate dal premier Matteo Renzi

Anna Finocchiaro
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Premio di maggioranza alla lista che supera il 40% dei voti - e non più alla coalizione - e soglie di sbarramento per i partiti non coalizzati abbassate dall'8% al 3%. Sono le principali novità contenute nei due emendamenti al ddl presentati dalla relatrice Anna Finocchiaro a palazzo Madama. 

La nuova versione dell'Italicum dunque, con il premio assegnato alla lista che supera il 40% e non più alla coalizione che supera il 37%, approda ufficialmente in Parlamento. A formalizzarla è stata la Finocchiaro che l'ha depositata in commissione Affari costituzionali del Senato subito dopo un altro passaggio importante: l'approvazione con voto trasversale di un ordine del giorno di Roberto Calderoli che, in una prima versione, sarebbe stato uno sgambetto a maggioranza e governo. E sempre in Commissione sono stati confermati senza modifica i primi due articoli della riforma del Senato. Il tutto con Fi che ha votato sempre assieme alla maggioranza. Una conferma della solidità del patto del Nazareno.    

La nuova legge potrebbe essere accompagnata da una clausola di salvaguardia che riporterebbe al Mattarellum in caso di elezioni anticipate, come sembrerebbe dalle parole di Debora Serracchiani, vicesegretario Pd: "Ci sono due alternative, per la clausola sulla legge elettorale: o si lasciano le cose come sono o si torna al Mattarellum". Ma la minoranza dem torna alla carica in tarda serata annunciando, tramite Miguel Gotor, subemendamenti per "eliminare" i capilista bloccati.    

Secondo gli emendamenti depositati da Finocchiaro, ogni lista, all'atto della presentazione, è composta da un candidato capolista e da un elenco di candidati. La proposta di modifica stabilisce anche che "i candidati sono collocati in lista secondo un ordine alternato di genere" e che "a pena di inammissibilità della lista, nel numero complessivo dei candidati capolista nei collegi di ciascuna circoscrizione non possono esservi più del sessanta per cento di candidati dello stesso sesso, con arrotondamento all'unità superiore".

Per l'elezione della Camera dei deputati saranno costituiti 100 collegi plurinominali. La circoscrizione Molise, prosegue lo stesso emendamento, è costituita in un unico collegio plurinominale. Inoltre ogni elettore "dispone di un voto per la scelta della lista" su un'unica scheda contenente il contrassegno di ciascuna lista e il nome dei relativi candidati.

L'elettore potrà "esprimere uno o due voti di preferenza" e in caso di espressione della seconda preferenza "a pena di nullità della medesima preferenza" l'elettore dovrà scegliere "un candidato di sesso diverso rispetto al primo".
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