POLITICA
La scheda
Italicum, ecco come funziona
Alle prossime elezioni, aspettando la firma del presidente Sergio Mattarella, si voterà con la nuova legge elettorale
Le circoscrizioni
Il territorio nazionale viene suddiviso in venti circoscrizioni, corrispondenti alle Regioni, che vengono a loro volta ripartite in 100 collegi plurinominali. Ogni collegio si vedrà attribuito un numero di seggi che va da tre a nove. Si provvederà a disegnare i collegi con un decreto legislativo del governo che dovrà essere emanato entro 90 giorni dall’approvazione della legge. Sono previste inoltre disposizioni speciali per Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta, dove vengono costituiti collegi uninominali.
I seggi
I seggi verranno ripartiti tra tutte le liste che riusciranno a superare alle elezioni la soglia di sbarramento del 3% su base nazionale (parecchio più bassa rispetto alla prima versione della legge, che era l’8%). Da notare che nella versione definitiva dell’Italicum, licenziata stasera, non è prevista la possibilità per le liste di collegarsi in coalizione.
Il premio di maggioranza
Chi al primo turno ottiene il 40% dei consensi si aggiudica un premio di maggioranza che lo porta automaticamente a 340 deputati (il totale della Camera è di 630). Se nessuna delle liste ottiene quella percentuale, due settimane dopo si torna alle urne a votare il ballottaggio tra le prime due liste “classificate” al primo turno, e chi arriva prima ottiene il premio che lo porta a 340 eletti. Tra primo e secondo turno non è permessa nessuna forma di apparentamento tra liste. Le altre liste che hanno superato lo sbarramento del 3% si contenderanno 277 seggi; 13 sono riservati all’estero e alla Val d’Aosta.
Preferenze e capilista bloccati
Il sistema mescola capilista bloccati e preferenze. I capilista dei 100 collegi sono infatti predeterminati, cioè scelti dalle segreterie dei partiti, mentre gli altri candidati verranno scelti dagli elettori con le preferenze. Solo i capilista possono essere candidati in più collegi, al massimo dieci, e, nell’ottica di favorire la parità di genere, in ogni circoscrizione i capilista dello stesso sesso non possono superare il 60%. L’elettore potrà esprimere fino a due preferenze tra quelli che non sono capolista, di sesso diverso.
La circoscrizione estero
Con il cosiddetto “emendamento Erasmus” è stata infatti introdotta la possibilità di votare per corrispondenza nella circoscrizione Estero non solo a chi risiede stabilmente fuori dai confini nazionali, ma anche a chi vi si trovi per almeno tre mesi per motivi di studio, lavoro o cure mediche.
La legge in vigore a luglio 2016
Nel passaggio al Senato è stata introdotta una clausola che prevede l’entrata in vigore a partire dal 1° luglio 2016, per dare il tempo alla riforma del Senato di arrivare in porto.