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Molto usato anche nei Paesi arabi
#JeSuisCharlie, in tutto il mondo boom dell'hashtag per Charlie Hebdo
Pioggia di tweet per esprimere solidarietà dopo gli attacci a Parigi. L'hashtag principale è stato usato più di 5 milioni di volte in poco più di 48 ore, diventando uno di quelli di maggiore successo della storia
Parigi
Hanno ucciso 12 persone nella redazione di Charlie Hebdo, hanno fatto nascere milioni di Charlie in tutto il mondo. #JeSuisCharlie (“Io sono Charlie”), l’hashtag nato per esprimere la propria solidarietà e il proprio sconcerto di fronte ai drammatici avvenimenti di Parigi, in questi giorni è stato protagonista di un vero e proprio boom sulla Rete. Lo si può considerare uno di quelli di maggior successo della storia.
Twitter France, ovviamente con un tweet, ha segnalato che nel giro di poco più di 48 ore era stato usato addirittura 5 milioni di volte. Il picco si è registrato nella serata del 7 gennaio, con 6315 tweet al minuto che lo contenevano.
Da dove provengono i tweet con #JeSuisCharlie? Moltissimi ovviamente dalla Francia e dal resto d’Europa. Grande solidarietà anche dagli Stati Uniti, ma i dati mostrano che è stato usato con grande frequenza anche nei Paesi arabi. I nuovi Charlie sono ovunque.
Twitter France, ovviamente con un tweet, ha segnalato che nel giro di poco più di 48 ore era stato usato addirittura 5 milioni di volte. Il picco si è registrato nella serata del 7 gennaio, con 6315 tweet al minuto che lo contenevano.
5M Tweets de solidarité avec #JeSuisCharlie publiés dans le monde #Fierté
http://t.co/AoL0DuYHOf pic.twitter.com/rv0TxAVDCh
— Twitter France (@TwitterFrance) 9 Gennaio 2015
Da dove provengono i tweet con #JeSuisCharlie? Moltissimi ovviamente dalla Francia e dal resto d’Europa. Grande solidarietà anche dagli Stati Uniti, ma i dati mostrano che è stato usato con grande frequenza anche nei Paesi arabi. I nuovi Charlie sono ovunque.
[DATAVIZ] #JeSuisCharlie - Retour sur un mouvement spontané de solidarité dans le monde entier
http://t.co/dwbXlMX9gh pic.twitter.com/iZetVZZB6a
— Twitter France (@TwitterFrance) 7 Gennaio 2015