POLITICA
Il post e le reazioni
Jobs Act, Renzi twitta: "Lavoro, l'Italia cambia davvero"
Così scrive sui social il premier dopo il via libera del Senato alla delega sulla riforma del lavoro. Vendola: "Smantellano la civiltà dei diritti del lavoro". Paluso del sottosegretario Della Vedova: Riforma attesa da 20 annI". Critico il presidente della Commissione Bilancio, Francesco Boccia, che domanda a Renzi: "Con quali soldi si estenderanno i diritti del lavoro?"
#JobsAct diventa legge. L'Italia cambia davvero. Questa è #lavoltabuona. E noi andiamo avanti
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 3 Dicembre 2014
Tra i primi a salutare l'approvazione del ddl riforma dopo la votazione sulla fiducia al Senato c'è Francesco Nicodemo, responsabile comunicazione del Pd:
Il Senato approva la questione di fiducia sul #JobsAct con 166 voti favorevoli, 112 contrari, 1 astenuto. #opensenato
— Senatori PD (@SenatoriPD) 3 Dicembre 2014
Vendola: "Smantellano civiltà dei diritti del lavoro"
Di tutt'altra opinione è Nichi Vendola: "Smantellano civiltà dei diritti del lavoro e lo chiamano Jobact" scrive in un post su Twitter il presidente di Sinistra Ecologià e Libertà. "Il governo Renzi - prosegue il leader di Sel - è diventato così l'alfiere delle battaglie storiche della destra sui diritti del lavoro". "Immaginare - conclude Vendola - che la perdita di diritti e reddito lavoro possa aiutare il sistema economico ad uscire dalla crisi è pura superstizione":
Immaginare che perdita di diritti e reddito #lavoro possa aiutare il sistema economico è superstizione
#jobsact #Sel pic.twitter.com/MVpXGt1YlY
— Nichi Vendola (@NichiVendola) 3 Dicembre 2014
Della Vedova: "Riforma attesa da 20 anni"
Il senatore e sottosegretario agli Esteri, Benedetto Della Vedova, commenta così il voto di fiducia al Senato sul Jobs Act."Ci sono voluti vent'anni, passando anche per l'iniziativa referendaria radicale, per arrivare a una riforma che modernizzasse il mercato del lavoro e prevedesse l'indennizzo in luogo del reintegro per i licenziamenti individuali non viziati da ragioni discriminatorie o da motivazioni disciplinari false o infondate". Della Vedova parla di uan riforma approvata da una maggioranza composta da una "sinistra capace di affrancarsi, non senza difficoltà, dai condizionamenti della CGIL in primo luogo grazie allo sforzo di Renzi". "Quello di stasera è, - conclude il post su facebook - un voto storico, sia sul piano del merito che su quello politico generale e conferma l'impegno riformatore dell'esecutivo. Un'ottima riforma, che ne annuncia, questo è l'augurio, molte altre e per cui va un riconoscimento particolare a Pietro Ichino, che per essa si batte da anni, nonostante le incomprensioni, gli attacchi e le minacce".
Boccia a Renzi: "Con quali soldi si estenderanno diritti lavoro?"
"Matteo Renzi, jobs act, si cambia! ... di correre si corre, ma come estenderemo diritti e con quali soldi non si sa. #Enoiandiamosempreavanti". Così su Twitter Francesco Boccia, presidente della commisisone Bilancio della Camera, risponde al presidente del consiglio che, dopo il voto finale sul Jobs Act, aveva rilanciato l'hashtag #lavoltabuona. Il presidente della Commissione Bilancio da mesi contesta l'inadeguatezza finanziaria del Jobs Act; definisce le "deleghe a saldo zero che non consentono l'estensione di tutele e diritti per precari, disoccupati e nuove maternità":
.@matteorenzi #jobsact si cambia! ...di correre si corre, ma come estenderemo diritti e con quali soldi non si sa. #enoiandiamosempreavanti
— Francesco Boccia (@F_Boccia) 3 Dicembre 2014