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POLITICA

L'incontro con le parti sociali

Jobs act, Poletti ai sindacati: "Ascoltiamo ma nessuna trattativa". La replica: "Lotte crescenti"

Alle parti sociali, incontrate oggi a Palazzo Chigi, il ministro del Lavoro garantisce comunque che verranno valutate le questioni poste sui contenuti dei decreti attuativi. I primi due saranno discussi nel cdm del prossimo 24 dicembre

Poletti
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Confronto sì ma nessuna trattativa. È chiaro il ministro Poletti sulle intenzioni del governo in merito al Jobs act, entrato in vigore il 16 dicembre scorso. Alle parti sociali, incontrate oggi a Palazzo Chigi, il ministro del Lavoro garantisce comunque che verranno valutate le questioni poste sui contenuti dei decreti attuativi.

Risposte che non convincono i sindacati che restano sulle barricate. Secco il giudizio del segretario della Cgil Camusso: "L'atteggiamento del governo è indisponibile". La Uil, se le intenzioni dell'esecutivo restano quelle esposte oggi, promette ''lotte crescenti''. 

I primi decreti nel Cdm del 24 dicembre
Il governo conferma l'intenzione di approvare i primi due decreti nel Cdm del prossimo 24 dicembre: secondo quanto emerso nei giorni scorsi dovrebbe trattarsi del decreto sugli ammortizzatori sociali con l'estensione del sussidio di disoccupazione anche ai collaboratori e quello sul contratto unico a tutele crescenti. Ma i dubbi dei sindacati sui contenuti restano tutti, a cominciare dal reintegro per i licenziamenti disciplinari e dagli indennizzi.

Camusso: "Governo indisponibile"
L'incontro di oggi ha "confermato l'atteggiamento del governo indisponibile ad avere un normale rapporto con le parti sociali e più arretrato che a livello europeo" ha detto Camusso, aggiungendo che il "giudizio" della Cgil non cambia. C'è "la netta sensazione che vogliano trovare una formulazione" anche nella definizione dei licenziamenti disciplinari illegittimi tale da rendere "inefficace la tutela della reintegra per tutti i casi che non sia il solo e puro licenziamento discriminatorio" ha sottolineato ancora il segretario della Cgil.

Barbagallo: "Lotte crescenti"
La Uil aspetta di leggere i testi dei decreti delegati ma, se le intenzioni del Governo sul Jobs act sono quelle esposte oggi, il sindacato promette ''lotte crescenti''. Lo ha detto il segretario generale Uil, Carmelo Barbagallo che ha definito ''singolare constatare come questo provvedimento entusiasmi la parte datoriale''. ''Era stato promesso ai giovani che si sarebbe parlato per loro di occupazione: oggi però la riunione è iniziata parlando di licenziamenti".

Poletti: "Valuteremo questioni poste dai sindacati"
Poletti assicura che valuterà le questioni poste dai sindacati e aggiunge che la "volontà" del governo è di "spostare il numero più alto delle tipologie contrattuali nel nuovo contratto a tutele crescenti". Nell'ambito dell'attuazione del Jobs act è previsto anche un fondo ad hoc del governo per i contratti di ricollocazione e l'unificazione di Aspi e mini Aspi insiema al sussidio di disoccupazione per i collaboratori.

Indennizzo crescente, non decisa entità
Per i licenziamenti illegittimi ci sarà un indennizzo crescente in ragione dell'anzianità di servizio. Lo ha spiegato Giuliano Poletti alle parti sociali, aggiungendo che però non c'è ancora una scelta sull'entità dell'indennizzo per le imprese con oltre i 15 dipendenti. Prevista anche una conciliazione 'espressa' con una nuova indennità ed una tassazione più favorevole.  
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