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POLITICA

Il caso

Jobs act. Tocci (Pd) vota la fiducia ma poi si dimette da senatore: "Il mio dissenso è profondo"

Dissenso e gesto clamoroso per il senatore Pd: "Non voglio far cadere governo ma è impossibile seguire mie idee"

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Roma Voterà la fiducia, ma poi si dimetterà da senatore: il parlamentare democratico Walter Tocci lo ha comunicato oggi durante un colloquio con il capogruppo democratico Luigi Zanda. Il senatore 'ribelle', durante il colloquio con il capogruppo, ha spiegato che non farà mancare il proprio voto, ma ha aggiunto che rassegnerà le sue dimissioni da parlamentare subito dopo.

Una scelta di coscienza
La conferma arriva anche dal suo blog dove il senatore scrive: "I margini di maggioranza al Senato sono esigui e non ho intenzione di causare una crisi politica". Perciò "voterò la fiducia, ma subito dopo prenderò atto dell'impossibilità' di seguire le mie idee e mi dimetterò da senatore". Poi precisa: si tratta di una una scelta di "coscienza, senza alcun disegno politico per il futuro".

Il mio dissenso è profondo
Sulla delega lavoro "il mio dissenso è profondo sia nella forma che nella sostanza del provvedimento. Soprattutto mi preoccupano gli equivoci che hanno dominato il dibattito. I progetti raccontati ai cittadini non corrispondono ai testi che votiamo in Parlamento" sottolinea Tocci annunciando l'addio a palazzo Madama per le divergenze sul Jobs act: "L'opinione pubblica sa che stiamo cancellando l'art.18 ma questo non c'è scritto nella delega. Quell'articolo non esiste più perché è stato cancellato due anni fa da Monti".

Le motivazioni
"Questa legge delega non contiene indirizzi e criteri direttivi, è una sorta di delega in bianco che affida il potere legislativo al potere esecutivo senza i vincoli e il limiti indicati dalla Costituzione" spiega Walter
Tocci sul suo blog. "Queste scelte sono a mio parere - aggiunge motivando la decisione di dimettersi da parlamentare - in contrasto con il mandato ricevuto dagli elettori. Non erano certo contenute nel programma elettorale che abbiamo sottoscritto come parlamentari del Pd nel 2013". 
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