Original qstring:  | /dl/rainews/articoli/Jobs-Act-iducia-su-maxi-emendamento-Minoranza-Dem-presenta-proprio-documento-con-35-firme-94a9b824-8473-4212-92c6-e4d0b634ba08.html | rainews/live/ | true
POLITICA

Palazzo Madama

Jobs Act, nuova bagarre in Aula. Lancio di libri contro Grasso

Lega e M5S occupano i banchi. 35 parlamentari della minoranza Dem presentano un altro documento ma assicurano "voteremo la fiducia". Poletti: "Reintegro per licenziamenti discriminatori e disciplinari gravi"

Condividi
È di nuovo bagarre in Aula dove il presidente Pietro Grasso ha messo in votazione le richieste di variazione del calendario. Lega e M5s hanno occupato i banchi del governo e contro il Presidente Grasso c'è stato anche un lancio di fogli e libri, tra cui il regolamento del Senato. L'Aula ha respinto la proposta di rinviare a domani il voto di fiducia sul Jobs Act come richiesto da alcuni capigruppo dell'opposizione e la seduta è stata prima sospesa in attesa del parere della Commissione Bilancio di palazzo Madama, che deve completare l'esame del provvedimento su cui è stata posta la fiducia, poi ripresa. L'inizio della chiama slitta comunque alle 23.

La fiducia e il documento della minoranza Dem
Dopo una lunga sospensione in mattinata per le contestazioni del M5S al ministro Poletti in Senato erano ripresi i lavori e il governo aveva posto la fiducia sul maxi-emendamento interamente sostitutivo del Jobs act; la minoranza Dem ha risposto presentando un proprio documento, firmato da 35 parlamentari, tra cui 26 senatori. "Voteremo la fiducia" assicura però la senatrice Maria Cecilia Guerra, una degli esponenti democratici che hanno proposto modifiche al ddl delega sul mercato del lavoro, ma "il ricorso alla fiducia interrompe il dibattito parlamentare e rappresenta le difficoltà del governo nel permettere un confronto in Parlamento della maggioranza".

Spiega poi il documento presentato: "Abbiamo accolto con grande soddisfazione il fatto che alcune delle nostre proposte di miglioramento del ddl delega sul jobs act siano state recepite dal maxiemendamento proposto per la fiducia. Ma non basta, altri temi non trovano accoglimento nella delega". Una battaglia che, sottolinea, continuerà alla Camera.

Poletti: via reintregro licenziamenti economici
"Il Governo intende modificare il regime del reintegro così come previsto dall'articolo 18, eliminandolo per i licenziamenti economici e sostituendolo con un indennizzo economico certo e crescente con l'anzianità". Così il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti a proposito del contratto a tutele crescenti ai neoassunti. Spiega poi, nel suo intervento depositato al Senato (la seduta è stata sospesa durante la sua presentazione): "Sarà prevista la possibilità del reintegro per i licenziamenti discriminatori e per quelli ingiustificati di natura disciplinare particolarmente gravi, previa qualificazione specifica della fattispecie.

Maxi-emendamento 
Il maxi-emendamento prevede "sgravi per le assunzioni a tempo indeterminato", l'obiettivo è promuovere il contratto a tempo indeterminato "come forma privilegiata di contratto di lavoro rendendolo più conveniente rispetto agli altri tipi di contratto in termini di oneri diretti e indiretti". Il governo poi si impegna a sfoltire le oltre 40 forme contrattuali attualmente esistenti. Nessuna novità invece sull'articolo 18. 

Bagarre in Aula
La tensione è salita quando il ministro presenta il maxi-emendamento: interruzioni, proteste, lanci di monetine e fogli bianchi alzati nei banchi M5S tanto che il presidente Grasso sospende la seduta e viene espulso il capogruppo Petrocelli. "Sono stato espulso per aver mostrato in Aula un foglio bianco - ha protestato l’esponente 5 Stelle - Il foglio rappresenta la delega in bianco che il governo vuole farci firmare con la fiducia sul Jobs Act. Per la prima volta un capogruppo viene espulso dal Senato per aver mostrato un cartello perfettamente bianco, rasentiamo l’assurdo». Petrocelli si è rifiutato di lasciare l’emiciclo e i senatori 5 Stelle gli hanno fatto scudo intorno, rifiutandosi di abbandonare l'emiciclo.

Renzi: "Non molliamo di un centimetro"
Il premier Renzi non arretra sul Jobs Act. "Possono contestare e fare polemica ma la verità vera è che questo Paese lo cambiamo" e prosegue, a margine di una visita alla nazionale femminile di pallavolo ad Assago: "In Senato porteremo a casa il risultato oggi, nelle prossime settimane e nei prossimi mesi: non molliamo di un centimetro e con tenacia raggiungeremo l'obiettivo".


 
Condividi