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SCIENZA

La scheda

800 volte più potente di quella di Hiroshima: cos'è e come funziona la bomba all'idrogeno

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La bomba all’idrogeno (o bomba termonucleare), prevede un’esplosione in due fasi: una reazione di fissione nucleare (esplosione primaria) e una di fusione nucleare (esplosione secondaria). L’elemento primario è quello della fissione che, come nella bomba nucleare convenzionale, emette raggi X che sono alla base dell’esplosione secondaria, innescata dalla fusione di trizio e deuterio, due isotopi dell’idrogeno. Questi due isotopi dovrebbero respingersi, ma i raggi X ne indeboliscono la forza repellente spingendo alla loro fusione. Proprio questa fusione genera un enorme rilascio di energia che è alla base del potere distruttivo di questa bomba.

La Corea del Nord ha già effettuato diversi test nucleari: nel 2006, 2009 e 2013. Si erano però fermati all’esplosione primaria. Con l'annuncio di oggi, Pyongyang ha fatto sapere, anche, di aver testato un ordigno "miniaturizzato". "Se è vero, vuol dire che hanno fatto qualcosa su piccola scala - spiega al Guardian John Carlson, responsabile della Australian Safeguards and Non-Proliferation Office - in grado di essere messa dentro un missile. Possiamo ipotizzare che i test precedenti siano stati effettuati su dispositivi troppo grandi per essere inseriti in un missile".

La potenza della bomba all'idrogeno
Il primo test nella storia fu condotto dagli Usa nel 1952. In un atollo sperduto nel pacifico esplose "Mike": liberò una quantità di energia pari a quella di 11 milioni di tonnellate di tritolo, circa 800 volte quella della bomba di Hiroshima. Il piccolo atollo su cui fu devastato e si calcolò che se fosse stata lanciata su un luogo densamente popolato avrebbe potuto provocare venti milioni di vittime invece delle 200mila di un’atomica.

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