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POLITICA

Tensioni nel partito

Lega, il giallo della lettera di Tosi. Salvini nega. Attesa per scelta su espulsione del sindaco

Il Comitato di disciplina del Carroccio decide sul sindaco, possibile un suo incontro a Roma con Alfano. Indiscrezioni circolano sulla lettera che Tosi avrebbe inviato al segretario del partito che però nega. Intanto il sindaco di Verona ribadisce: "Se devo lasciare la fondazione mi dimetto"

Flavio Tosi, Matteo Salvini
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È giallo sulla lettera che il sindaco di Verona Flavio Tosi avrebbe inviato al segretario del partito Matteo Salvini. In queste ore sono circolate indiscrezioni sui contenuti - tra cui il via libera di Tosi su alcune delle condizioni poste ieri nell'ambito del comitato di disciplina e garanzia - ma Matteo Salvini prende le distanze. "Non ha ricevuto alcuna lettera con proposte di mediazione" sottolinea l'ufficio stampa della Lega Nord.
Cresce l'attesa per la decisione sull'espulsione del sindaco di Verona. Decisione che era attesa già per ieri sera, che poi il Comitato di disciplina del Carroccio ha rinviato a stasera. Intanto Tosi a "Otto e mezzo" ribadisce: "Se la Lega mi dice devi lasciare la fondazione e in Veneto c'è un commissario che decide sulle liste a quel punto non potrei far altro che dimettermi da segretario della Liga Veneta. Da uomo libero potrei anche candidarmi".

La sua contrarietà alla decisione di inviare un commissario nel ruolo di "mediatore" per la composizione delle liste per le Regionali in Veneto, presa la scorsa settimana dal Consiglio federale del Carroccio, sarebbe stata ribadita anche nella lettera. Nelle condizioni poste da Tosi - secondo quanto si apprende - vi sarebbe anche il rifiuto della una lista a nome 'Luca Zaia' alle regionali venete (sul modello 'lista Tosi' che lo portò a vincere le comunali nel 2012 e che lo portò allo scontro diretto con Umberto Bossi).

Sostanzialmente, il segretario della Liga avrebbe dato il suo via libera solo a liste civiche 'vere' legate alla candidatura di Zaia ma non al nome del governatore, in cui poter inserire anche uomini di sua fiducia, rigorosamente civici.
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