Braccio di ferro nel Mediterraneo
Lifeline, dalla nave un tweet per invitare Salvini: "Non abbiamo a bordo carne ma esseri umani"
"Vi invitiamo cordialmente a convincervi che sono le persone che abbiamo salvato dall'affogare. Vieni qui, sei il benvenuto!", scrive la ONG tedesca su twitter. Il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta: in area Sar libica deve agire Tripoli. Matteo Salvini atteso domani in Libia
Le parole rivolte a Salvini: "Non abbiamo a bordo carne ma esseri umani"
Dalla nave Lifeline arriva la risposta al ministro dell'Interno e vicepremier Matteo Salvini. "Caro @matteosalvinimi, non abbiamo carne a bordo, ma esseri umani" si legge in un tweet. "Vi invitiamo cordialmente a convincervi che sono le persone che abbiamo salvato dall'affogare. Vieni qui, sei il benvenuto!". Ieri, il ministro Salvini aveva twittato: "Certe navi si devono scordare l'Italia, stop al business dell'immigrazione clandestina! La musica e' cambiata, io ce la metto tutta".
Dear @matteosalvinimi, we have no meat on board, but humans. We cordially invite you to convince yourself that it is people we have saved from drowning. Come here, you are welcome! pic.twitter.com/vPhLV4M2jO
— MISSION LIFELINE (@SEENOTRETTUNG)
24 giugno 2018
Malta contro Toninelli: "Vera disumanità è del'Italia"
Duro attacco del ministro degli Esteri di Malta, Michael Farrugia, contro il ministro delle Infrastrutture italiano, Danilo Toninelli, sul caso Lifeline. Toninelli aveva parlato di "disumanita'" dei maltesi per il rifiuto di far attraccare la nave della ong con oltre 230 migranti a bordo. Farrugia replica oggi su Twitter: "Fino a quando la #Lifeline e' stata nella zona #SAR di Libia e vicino all'Italia (Lampedusa) solo silenzio da parte di @DaniloToninelli. Poi se ne è accorto all'improvviso quando la nave ha attraversato la SAR di #Malta. Perche' non sono stati messi in porto subito dall'Italia come sta chiedendo a #Malta? Questa e' la vera disumanita".
2/2 Perché non sono stati messi in porto subito dal’ #Italia come sta chiedendo a #Malta? Questa e’ la vera disumanita’
— Michael Farrugia (@dr_micfarr) 24 giugno 2018
Lo stallo in mezzo al mare
E' stallo totale al momento sul destino di Lifeline, la nave della ong a cui sia il governo italiano che quello maltese hanno chiuso i porti lasciandola in mare con 230 migranti a bordo. La nave "attende una soluzione diplomatica" che le consenta di giungere a un approdo sicuro e "sono in corso negoziati tra diversi Stati", ha detto da Dresda all'agenzia France Presse Axel Steier, portavoce della ong. Oggi dovrebbero giungere da La Valletta, si è limitato ad aggiungere, "coperte, medicinali e cibo" di cui la nave avrebbe bisogno. Tra i migranti soccorsi da Lifeline vi sono 14 donne e quattro bambini.
Ong: documenti Lifeline sono a posto
La ong ha voluto smentire ancora una volta Roma, che, forte di una conferma dei Paesi Bassi, ha annunciato di aver avviato una inchiesta sulla bandiera battuta dalla nave affermando che non è olandese e ha fatto sapere di volerla sequestrare. "E' tutto legale - ha spiegato Steier - i documenti sono in ordine". Nella notte di mercoledì scorso l'imbarcazione aveva recuperato da un gommone i migranti e ieri aveva partecipato al salvataggio di altre 113 persone che ora si trovano sulla nave mercantile Maersk, battente bandiera danese. La Maersk è giunta in rada a Pozzallo (Ragusa), in attesa del permesso di attracco.
La Guardia costiera italiana alle navi dei soccorsi: coordinarsi con la Libia
Nel caso in cui si verifichi una una richiesta di soccorso nelle acque di Ricerca e soccorso della Libia, le autorità competenti sono quelle libiche e bisogna coordinarsi in primo luogo con loro: è quello che la Guardia costiera italiana scrive in un "messaggio circolare, di carattere tecnico-operativo" per tutte le navi che si trovano in zona libica nel momento in cui si verifica l'emergenza.
Trenta: in area Sar libica deve agire la Libia
Se l'emergenza, con il gommone dei migranti in difficoltà, avviene in area di ricerca e soccorso libica è la Libia che deve intervenire, spiega il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, intervistata su Sky TG24. Il governo italiano è pronto a fornire ulteriori mezzi alla Guardia costiera libica, aggiunge. "Bisogna vedere bene - ha affermato il ministro - di quale tratta di mare parliamo. Perché se noi parliamo della tratta di mare che è vicina alla Libia, che è stata delimitata e che noi chiamiamo area Sar, l'area di search and rescue, in quell'area è competente la Guardia Costiera libica, che tra l'altro è stata formata dalla nostra Guardia Costiera per svolgere questo compito ed ha tutte le capacità in questo momento anche i mezzi per poterlo fare. Noi come Governo siamo disponibili e stiamo individuando anche la possibilità di donare altri mezzi, altro equipaggiamento per potenziare l'attività della Guardia Costiera libica, perché quello che è importante è che i libici siano in grado di controllare il proprio territorio e noi questo lo stiamo facendo, abbiamo tutta l'intenzione di rafforzarli in questa azione". "Quindi - ha concluso - nel momento in cui la nave in difficoltà si trova nelle acque libiche, qui non c'è niente di nuovo, sono i libici che devono intervenire".
Salvini atteso in Libia lunedì
Per affrontare la questione migranti, il ministro dell'Interno Matteo Salvini sarà lunedì in Libia. E' quanto si apprende da fonti governative. La partenza del vicepremier per Tripoli - viene riferito - avverrà lunedi mattina. Dopo gli incontri e il rientro di Salvini si terrà una conferenza stampa al Viminale. Lo staff del ministro ha precisato, in una comunicazione ai cronisti che abitualmente seguono il vicepremier che non sarebbe stato possibile seguirlo in missione.
Il vicepremier: navi Ong si scordino di raggiungere l'Italia
"Certe navi si devono scordare l'Italia, stop al business dell'immigrazione clandestina! La musica è cambiata, io ce la metto tutta", scrive su Twitter il ministro dell'Interno, rilanciando un servizio giornalistico sull'emergenza migranti.
Certe navi si devono scordare l’Italia, stop al business dell’immigrazione clandestina! La musica è cambiata, io ce la metto tutta.
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 23 giugno 2018
VIDEO > https://t.co/jWsVANXB96 pic.twitter.com/70mncBiydJ
L'intervento del premier maltese
#Lifeline broke rules by ignoring #Italy directions in #Libya SRR.Should move from position towards their original destination to prevent escalation.Despite having no responsibility #Malta just provided humanitarian supplies & @Armed_Forces_MT carrying out medical evac of 1pax-JM
— Joseph Muscat (@JosephMuscat_JM) 23 giugno 2018
Le accuse dell'Italia
Soccorse donne a bimbe a bordo della Maersk, ferma davanti a Pozzallo
Operazione di soccorso a bordo della nave cargo Alexander Maersk, battente bandiera danese, che si trova a tre miglia dal porto di Pozzallo ed aspetta di essere autorizzata per attraccare. Una motovedetta della Guardia costiera con a bordo il medico marittimo Vincenzo Morello ha raggiunto il cargo e ha prelevato una donna del Sudan all'ottavo mese di gravidanza insieme alla figlia di pochi anni, nonché una bimba di 8 anni disidratata accompagnata dalla mamma e da un'altra figlia. Non sono segnalate altre emergenze sanitarie sulla nave. Secondo quanto si è appreso la Maersk è stata rifornita di viveri e di beni di prima necessità in attesa di ricevere l'autorizzazione a entrare nel porto. A bordo ci sono tra 110 e 120 migranti soccorsi dalla ong tedesca Lifeline. Secondo la ong i migranti soccorsi dalla Maersk sono stati almeno per 30 ore a bordo del gommone con il quale sono partiti dalla Libia.