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POLITICA

Londra

Renzi nella City per incontrare Cameron: "Qui a portare risultati riforme"

In mattinata il faccia a faccia con il primo ministro britannico, poi con l'incontro con gli editorial board di Economist e Financial Times e infine l'intervento alla Guildhall, il cuore della City

David Cameron e Matteo Renzi a Downing Street
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Il presidente del Consiglio Matteo Renzi è a Londra per un incontro bilaterale con il premier britannico David Cameron e per fare il punto con gli investitori della City sullo stato dell'arte delle riforme avviate dal governo italiano.

La giornata londinese di Renzi è iniziata con il faccia a faccia con il primo ministro inglese, che sei mesi fa aveva apertamente manifestato l'apprezzamento per gli "ambiziosi" obiettivi del premier, e proseguirà poi con l'incontro con gli editorial board di Economist e Financial Time e si chiuderà con un intervento alla Guildhall, il cuore della City. 

Renzi arriva a Londra in un momento cruciale per il suo governo, ma soprattutto per la credibilità del Paese di fronte a quella riforma, il Jobs Act, sulla quale sono puntati gli occhi degli investitori stranieri e che continua a trovare ostacoli nella strada verso l'approvazione.

A sei mesi della sua prima visita nella capitale della finanza, dove aveva invitato i big della City ad investire in Italia, incassando stima e apprezzamento per l'ambiziosa agenda di riforme, ora Renzi torna per garantire che il programma verrà rispettato. E sgombrare il campo da chi, in casa e fuori, lo accusa di "annuncite", come la Frankfurter Allgemeine Zeitung, secondo la quale il premier ha permesso che la riforma dell'articolo 18 venisse "annacquata".
   
Renzi vola a Londra per mostrare anche in casa quanto sia importante "correre" con le riforme - come disse proprio nella capitale britannica - e per non perdere la scommessa con gli investitori stranieri. Dei quali l'Italia ha un incredibile bisogno, di fronte al nuovo allarme sulla disoccupazione giovanile (arrivata al 44,2%) e ad una recessione che richiama "circostanze eccezionali" tali da indurre ad uno slittamento del pareggio di bilancio.

E sempre con gli occhi puntati non solo dell'Europa, che è tornata a sottolineare la necessità di rispettare le regole, ma anche e soprattutto dei mercati. Lo ha detto chiaramente l'ambasciatore britannico a Roma, Christopher Prentice: "Se il piano Renzi sara' attuato, i mercati staranno tranquilli, ma senza risultati in autunno c'è il rischio che mettano l'Italia nel mirino". E l'autunno è a un passo. Per questo il premier vorrebbe "correre" e dare un segnale concreto, arrivando al 9 ottobre, quando proprio in Italia si terrà il vertice straordinario dei 28 sul lavoro, con un primo ok dal Senato sul Jobs Act.

Non solo di riforme si parlerà però specialmente nel bilaterale con Cameron. Sul tavolo, infatti, anche le crisi in atto, come quella Ucraina e quella dello Stato Islamico, ma anche questioni economiche e l'emergenza ebola, con il virus che è sbarcato negli Usa.
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