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ITALIA

Roma

Mafia Capitale, la Guardia di Finanza negli uffici dell'Ama

Controlli delle Fiamme Gialle nella società che gestisce i rifiuti

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Roma Un'unità della Guardia di Finanza in servizio presso l'area Vigilanza contratti dell'Anticorruzione (l'ex Authority appalti, ora assorbita dall'Anticorruzione), si è recata presso gli uffici dell'Ama, società gestione rifiuti di Roma. Obiettivo: individuare appalti da monitorare per un eventuale commissariamento. Da quanto si apprende, si è trattato per il momento di una prima presa di contatto per avviare una collaborazione tra l'Authority Anticorruzione e l'Ama e per individuare e mettere sotto una lente eventuali appalti opachi, per i quali si renda necessaria un'azione di commissariamento da parte dell'Autorità.

Ama è una società in house, non è una concessionaria. Per questo, in un caso di questo tipo, l'Authority guidata da Raffaele Cantone non può procedere a un commissariamento della società in quanto tale, ma solo - ove ne ricorressero i presupposti - a un commissariamento dei singoli appalti. Già stamane il procuratore Giuseppe Pignatone ha avviato verifiche sui documenti depositati negli uffici di piazzale Clodio dal sindaco di Roma, Ignazio Marino. L'incartamento è sulla scrivania del capo dei pm romani che dovrà valutare se i documenti possano rappresentare uno spunto investigativo da inserire nella maxinchiesta su Mafia Capitale. Al momento da parte degli organi inquirenti c'è massimo riserbo sul contenuto del materiale depositato.

Nei mesi scorsi il sindaco di Roma si è più volte recato negli uffici del procuratore per depositare una serie di esposti in particolare riguardati i ritardi per la costruzione della metro C e su presunti illeciti in Ama dopo la chiusura della discarica di Malagrotta e gli arresti di Manlio Cerroni e dei suoi collaboratori.
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