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ITALIA

Gli atti dell'inchiesta di Roma

Mafia Capitale, Buzzi e l'Sms della vergogna: "Speriamo sia un anno pieno di monnezza e di sfollati"

L'imprenditore delle cooperative romane in un messaggio di auguri per un Buon 2013 auspica di fare grossi affari su emergenze e catastrofi altrui. Tra due mesi si saprà se commissariare il Comune di Roma, afferma il prefetto Pecoraro. Altri due arresti intanto nell'inchiesta sulla mafia romana. E a breve altre operazioni, annuncia il procuratore Pignatone

Salvatore Buzzi - ansa
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Roma Un augurio di buon anno che indigna quello inviato il primo gennaio 2013 alle 14,19 da Salvatore Buzzi, l'uomo forte delle cooperative romane. Ad alcuni destinatari, tra cui Angelo Scozzafava, all'epoca direttore del dipartimento Promozione dei servizi socialie della salute del Campidoglio, Buzzi scrisse: "Speriamo che il 2013 sia un anno pieno di monnezza, profughi, immigrati, sfollati, minori, piovoso così cresce l'erba da tagliare e magari qualche bufera di neve: evviva la cooperazione sociale". Nel messaggio, Salvatore Buzzi, accusato di essere organizzatore e gestore delle attività economiche" nelle carte dell'inchiesta sulla presunta associazione mafiosa a Roma, si auspica quindi di fare grossi affari su emergenze e catastrofi altrui.

La risata sul terremotro dell'Aquila
Il buon anno di Buzzi non può non ricordare la vergognosa telefonata intercettata nel 2009 in cui un imprenditore rideva della tragedia del terremoto in Abruzzo. All'epoca Francesco Maria De Vito Piscitelli, a telefono con il cognato, disse "Io ridevo stamattina alle 3 e mezzo", riferendosi al sisma che aveva devastato l’Aquila e prefigurando gli “affari” che si sarebbero potuti fare in Abruzzo con la ricostruzione. 

"Gli utili sugli zingari"
Salvatore Buzzi ora si trova in carcere insieme a Massimo Carminati, presunto capo di Mafia Capitale, e ad altre persone con l'accusa di aver messo su un giro d'affari sugli appalti a Roma, aperto poi anche alla 'Ndrangheta. Quattro mesi dopo il messaggio di "Buon Anno", Buzzi spiegava in una telefonata intercettata: "Noi quest'anno abbiamo chiuso... con quaranta milioni di fatturato, ma tutti i soldi, gli utili li abbiamo fatti sugli zingari, sull'emergenza alloggiativa e sugli immigrati". In un'altra chiamata Buzzi disse: "Tu hai idea quanto ce guadagno sugli immigrati? Il traffico di droga rende meno".

La presunta tangente per l'emergenza neve
L'imprenditore in un altro colloquio parlò anche dell'emergenza neve che colpì Roma nel febbraio 2012. Buzzi, infatti, avrebbe detto che per partecipare alla gestione dell'emergenza aveva concordato una tangente di 40mila euro per Claudio Turella, funzionario del Comune al quale gli investigatori hanno trovato 500mila euro in contanti.

Arrestati uomini  di collegamento con 'ndrangheta
Intanto due nuovi arresti sono stati eseguiti dai carabinieri del Ros. Rocco Rotolo e Salvatore Ruggiero, collaboratori di Salvatore Buzzi, sono finiti in manette perché ritenuti dagli inquirenti anello di congiunzione con la 'ndrangheta e in particolare con il clan Mancuso di Vibo Valentia. Secondo quanto emerso dalle indagini, sarebbe esistito una sorta di patto di mutuo soccorso tra le due organizzazioni criminali. La 'ndrangheta garantiva infatti protezione alle coperative 'romane' in Calabria e, in cambio, otteneva appalti nella Capitale, come quello della pulizia del mercato Esquilino. 

Prefetto Pecoraro: "Possibilità commissariamento Comune"
E sugli appalti ieri si é concentrato anche il prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, che durante l'audizione alla Commissione parlamentare Antimafia ha ventilato la possibilità che si arrivi al "commissariamento degli appalti se Cantone lo riterrà". Pecoraro ha sottolineato che nell'ambito dei "Comuni i controlli non vengono fatti, né ci sono nelle Regioni. L'unico controllo è quello della Corte dei Conti. Dobbiamo rivedere l'ordinamento dello Stato - ha proseguito il prefetto  - e degli enti locali. Ora faremo i controlli che andavano fatti prima". Pecoraro parla anche del suo incontro con Buzzi ("l'ho ricevuto,non sapevo chi fosse") di Odevaine ("è sempre stato vicino alle istituzioni, partecipava alle riunioni del comitato per l'ordine e la sicurezza. Ancora oggi non riesco ad immaginare di Odevaine una cosa del genere"). "Nel giro di un paio di mesi avremo idea" se sarà necessario commissariare il Comune di Roma,ha poi specificato Pecoraro. "La legge parla di tre mesi più tre.Se ci saranno situazioni particolari lo segnalerò subito al ministro dell'Interno ma se mi dovessi augurare lo scioglimento da cittadino direi no".      

Supermagistrato Sabella avrà delega agli appalti 
Nel frattempo, per vigilare sugli appalti di Roma arriva un supermagistrato che fornirà la certificazione di legalità ad ogni atto della giunta Marino dopo il terremoto Mafia Capitale. Alfonso Sabella, già nel pool antimafia a Palermo di Giancarlo Caselli, avrà proprio la delega agli appalti. 
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