POLITICA
I risvolti delle indagini
Mafia capitale, Orfini: "A Roma partito balcanizzato, guerra tra bande". E Guerini blinda Marino
Il sindaco non si tocca, salvo non emergano altri risvolti che riguardano l'aula Giulio Cesare. Guerini lega la posizione del primo cittadino a quella del governatore del Lazio Zingaretti, un modo per rafforzarlo visto che la Regione è coivolta in modo più leggero nelle indagini
"La mia azione e lo studio di Barca - afferma Guerini ai microfoni di Radio Anch'io - sono finalizzati a radere al suolo ciò che deve essere raso al suolo e ricostruire sul molto di buono che c'è e che è stato preso in ostaggio dalla parte cattiva che ha trasformato il Pd di Roma in un campo di battaglia".
Orfini: "Dove ci sono dubbi meglio un passo indietro"
"Sto provando ad applicare regole rigide: dove ci sono dubbi meglio un passo indietro che dà un segnale di trasparenza alla città che situazioni di opacità" ha detto il presidente del Pd. "Deve scattare un salto di qualità collettivo - ha aggiunto - ciò che stiamo facendo nel nostro partito lo ha fatto solo il Pd".
Guerini: "Marino e Zingaretti non si toccano"
Il vicesegretario del Pd Guerini si dice schifato ma blinda il sindaco legando la posizione a quella del governatore del Lazio Zingaretti, un modo per rafforzarlo visto che la Regione è coivolta in modo più leggero nelle indagini. "Non va fatta d'ogni erba un fascio, ma quanto avvenuto non è la fotografia di tutto il Pd romano" afferma Orfini. E ancora: "Certo va moltiplicata la prevenzione e bisogna avere grande attenzione ai territori, ma non c' è un'emergenza nazionale per il Pd che è un partito sano, abbiamo oltre seimila circoli di gente per bene".