ITALIA
Nel nord è caduta fino ad oltre il triplo di pioggia
Maltempo, Coldiretti: un conto estivo da oltre un miliardo
Ai danni diretti sulle coltivazioni si sommano quelli indiretti provocati dal calo di consumi dei prodotti stagionali come la frutta e verdura. Conto salato per pesche, nettarine e cocomeri che sono fortemente deperibili
maltempo che ha provocato la tracimazione dei corsi d'acqua, con temporali e grandine che ha fatto salire le perdite provocate alle campagne da una estate pazza dove nel nord è caduta fino ad oltre il triplo di pioggia.
Una situazione che secondo la Coldiretti si farà sentire pesantemente sull'andamento economico generale e sulle possibilità di ripresa. Le coltivazioni sono state colpite a macchia di leopardo dalla grandine e dalle bombe d'acqua che hanno distrutto frutta e verdura e rovinato in molte aziende il raccolto di un intero anno di lavoro mentre i costi sono aumentati per difendere le produzioni dai parassiti favoriti dal clima anomalo.
Solo in Lombardia ad esempio la produzione di cocomeri e meloni è stata praticamente dimezzata. Ai danni diretti sulle coltivazioni si sommano quelli indiretti provocati dal calo di consumi dei prodotti stagionali come la frutta e verdura a causa delle condizioni climatiche non favorevoli con un conto particolarmente salato per pesche, nettarine e cocomeri che sono fortemente deperibili.
Il crollo dei consumi rischia di far scomparire un quinto dei pescheti italiani e mette a rischio 10 milioni di giornate di lavoro garantite dal settore della frutta estiva, con gravi effetti sull'occupazione sull'ambiente e sulle imprese.
Per agricoltura e turismo dal maltempo è in arrivo un conto estivo da oltre un miliardo di euro. A rilevarlo è la Coldiretti, sottolineando l'ennesima ondata di
Una situazione che secondo la Coldiretti si farà sentire pesantemente sull'andamento economico generale e sulle possibilità di ripresa. Le coltivazioni sono state colpite a macchia di leopardo dalla grandine e dalle bombe d'acqua che hanno distrutto frutta e verdura e rovinato in molte aziende il raccolto di un intero anno di lavoro mentre i costi sono aumentati per difendere le produzioni dai parassiti favoriti dal clima anomalo.
Solo in Lombardia ad esempio la produzione di cocomeri e meloni è stata praticamente dimezzata. Ai danni diretti sulle coltivazioni si sommano quelli indiretti provocati dal calo di consumi dei prodotti stagionali come la frutta e verdura a causa delle condizioni climatiche non favorevoli con un conto particolarmente salato per pesche, nettarine e cocomeri che sono fortemente deperibili.
Il crollo dei consumi rischia di far scomparire un quinto dei pescheti italiani e mette a rischio 10 milioni di giornate di lavoro garantite dal settore della frutta estiva, con gravi effetti sull'occupazione sull'ambiente e sulle imprese.