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POLITICA

Manovra, emendamento M5S: toghe in pensione a 72 anni

Dal 2019, su sua richiesta il magistrato potrà restare un biennio in più. Anm perplessa

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"Con effetto dal primo gennaio 2019, ai magistrati ordinari, amministrativi, contabili e militari, agli avvocati e procuratori dello Stato è data facoltà di permanere in servizio, a domanda, per un periodo massimo di un biennio oltre i limiti di età per il collocamento a riposo per essi previsto". E' quanto prevede un emendamento alla manovra, non ancora depositato, primo firmatario il senatore Mattia Crucioli (M5s). Il testo ha suscitato perplessità nell'Anm che oggi ne ha discusso nel comitato direttivo centrale.

L'età di collocamento a riposo dei magistrati è stato oggetto di diversi interventi e molte querelle negli ultimi anni. Il governo Renzi nel 2014 fissò nuovi limiti di età che imponevano la pensione dei magistrati a 70 anni anziché 75. Ma nei fatti tutto slittò attraverso una serie di proroghe. A fine agosto 2016 fu varata per decreto legge anche una proroga fino alla fine del 2017 che valeva non per tutti, ma solo per i magistrati delle alte Corti: Cassazione, Consiglio di Stato, Corte dei Conti, Avvocatura dello Stato. Tanto che l'Anm parlò di intervento con profili di incostituzionalità. Tra le file della magistratura c'è chi, nel corso di questi anni, si è espresso a favore di un trattenimento in servizio fino a 72 anni per tutti e chi invece ritiene più corretto riposizionare l'asticella a 70 anni. Ma indubbiamente alla questione si è messo mano in più occasioni. Ora, tra l'altro, quest'intervento si intreccia con il dibattito in atto sul taglio delle cosiddette pensioni d'oro, che potrebbe colpire anche i magistrati.

L'emendamento per innalzare di due anni, su richiesta, l'età del pensionamento per le toghe, non è ancora stato presentato. I tempi però sono stretti. In commissione i termini sono scaduti e potrebbe farlo solo il relatore o il governo. Oppure il testo dell'emendamento dovrebbe essere presentato direttamente in Aula, ma in questo caso le probabilità che possa passare sono basse.

Anm: riflessione pensioni toghe, no atti unilaterali
"Auspichiamo che la norma venga discussa nell'ambito della più ampia riflessione sullo status dei magistrati, a cominciare dal loro accesso in carriera" e se confermata "venga dotata di una disposizione transitoria che ne differisca gli effetti a un periodo congruo di almeno quattro anni". Così l'Anm sull'emendamento alla manovra. Per l'Associazione nazionale magistrati un "intervento avulso da una riflessione complessiva sulla carriera, senza alcuna interlocuzione preventiva" presenta "due aspetti di grave criticità". Da un lato "giunge a modificare un assetto dei limiti pensionabili che subisce periodici e contraddittori mutamenti, creando un'incertezza insostenibile su una tema tanto delicato"; dall'altro, "interferendo con la gestione dei processi e degli uffici giudiziari, determina effetti sull'indipendenza della magistratura, poiché alimenta il sospetto che l'intervento normativo sia diretto a favorire o a sfavorire, volta a volta, singoli magistrati".

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