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ITALIA

Si tratta di circa 500 tra black bloc ed anarchici

Barriera anti-migranti: scontri al Brennero tra manifestanti e polizia

Circa un centinaio di 'no borders' hanno invaso i binari della stazione ferroviaria e, con lancio di sassi e fumogeni, stanno rispondendo al tentativo di sbloccare lo snodo da parte delle forze dell'ordine italiane e austriache

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Sono circa 500 tra black bloc ed anarchici i manifestanti giunti al Brennero per manifestare contro la chiusura del confine. Gran parte di loro sono giunti in treno, da varie regioni italiane, ma anche da Germania, Austria e Spagna. Un altro gruppo è giunto con le automobili. Appena i manifestanti sono usciti dalla stazione, molti di loro con volto coperto e vestiti di nero, hanno pronunciato slogan contro le forze di polizia e contro i giornalisti. Sono stati fatti esplodere anche alcuni botti. I manifestanti si sono incontrati davanti alla stazione e poi hanno cominciato a marciare verso l'Austria. 

Alfano: bene Austria
Soddisfazione è stata espressa dal ministro dell'Interno Angelino Alfano per le parole pronunciate dal ministro degli Interni austriaco Wolfgang Sobotka sul Brennero: non ci sarà alcun muro e nemmeno nessun controllo se l'Italia "farà i suoi compiti". Queste dichiarazioni - spiega - sono "il frutto del nostro lavoro" e "la conferma di quello che avevamo già concordato dieci giorni fa". E aggiunge: "Gli ho dato la prova che sprecherebbero i soldi che stanno impiegando per costruire le attivita' preparatorie di una eventuale barriera. Saranno soldi sprecati gli ho detto perchè noi nel frattempo lavoreremo così bene alle frontiere che non ce ne sarà più bisogno".

Il centro di Ventimiglia va chiuso
"Questo centro va chiuso. Era nato su mia richiesta per fronteggiare l'emergenza del 2015, ora questa emergenza non c'è più, non vedo perchè debba rimanere aperto". Così il ministro dell'Interno, Angelino Alfano nella sua visita a Ventimiglia per la questione immigrazione. Alfano si riferisce al centro nato nella stazione della città di confine che ospita circa 200 migranti al momento. "Migranti che devono essere allontanati con un piano specifico. Sono qui per
un confronto col territorio e l'amministrazione locale. Il 2015 è stato un anno difficile in termini di arrivi in Liguria. Faremo in modo che quest'anno ce ne siano meno, controllando la ferrovia" ha detto Alfano.

Il ministro: non saremo pretesto per costruire muri 
I migranti non possono scegliere i luoghi dell'Italia dove farsi accogliere. Se arrivano in Italia, siamo noi che scegliamo dove accogliere e i migranti devono sapere che da Ventimiglia non possono andare in Francia. Devono rassegnarsi al fatto che da Ventimiglia non si va in Francia, perche' noi non alimentiamo false aspettative e perchè un transito dalle frontiere italiane, verso quelle degli altri paesi europei confinanti, può rappresentare il pretesto per costruire muri",  ha detto Alfano.

Due, secondo Alfano, le strategie da utilizzare: "prevenire e dissuadere". "Se noi dimostreremo ai migranti che in Francia, da qui, non si può andare smetteranno di arrivare. Sappiamo che è un lavoro complicato e non si può dire che non ne faremo arrivare più neanche uno, ma bisogna ridurre i flussi. Come azione di dissuasione bisogna controllare i treni: prima che i treni arrivino qui occorre che i migranti irregolari scendano e si facciano fotosegnalare. Poi stabiliremo noi dove accoglierli", ha spiegato il titolare del Viminale secondo il quale "è indispensabile fotosegnalare tutti, perchè quelli che non si fanno fotosegnalare, sperano di varcare la frontiera senza esserlo, in modo da non venire riammessi in Italia".

Toti: Liguria non può accogliere queste quantità
"Come Regione chiediamo al ministro Alfano di tenere conto dei disagi che questa città vive ormai da tanti anni e del fatto che la Liguria è un territorio in cui le aziende vivono di turismo e dove c'è bisogno di mantenere un livello di sicurezza e di decoro tale da renderla appetibile". Lo ha detto il governatore della Liguria Giovanni Toti.

Il governatore accolto da un gruppo di residenti e di turiste che si lamentavano per la presenza di migranti in città, ha sottolineato che "la Liguria è una regione con un territorio lungo, stretto e difficile e quindi può ospitare la quantità di immigrati che abbiamo ospitato negli anni passati".
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