L'emergenza rifugiati
Migranti, la strage silenziosa. 700 bambini morti da inizio anno
Lo denuncia il Direttore Generale della Fondazione Migrantes, Mons. Gian Carlo Perego: "una vergogna che pesa sulla coscienza europea". Stamattina 11 morti, tra cui 5 bambini, nel naufragio di un barcone nel Mar Egeo
700 bambini morti nelle acque del Mediterraneo dall'inizio dell'anno. Vittime innocenti in fuga da guerre e carestie. Sono più che raddoppiate le cifre che raccontano il dramma dei migranti, una tragedia silenziosa che si consuma ogni giorno: dai 1600 morti del 2014 agli oltre 3200 dell'anno che sta per chiudersi. La denuncia arriva dal Direttore Generale della Fondazione Migrantes, Mons. Gian Carlo Perego che punta il dito contro l'Europa che se da una parte non ha difficoltà a trovare "le risorse per bombardare, non trova risorse per salvare vittime innocenti".
Una vergogna che pesa sulla coscienza europea
"L'Europa sembra ora - sottolinea Mons. Perego - a fronte della minaccia terroristica, giustificare i muri e la chiusura delle frontiere, oltre che il disimpegno nel creare canali umanitari che avrebbero potuto, oltre che salvare vite umane, combattere il traffico degli esseri umani, una delle risorse del terrorismo". Mons. Perego parla anche dell'operazione Triton: "non ha saputo rafforzare il salvataggio in mare delle vite umane rispetto all'operazione italiana Mare Nostrum, una vergogna che pesa sulla coscienza europea". La politica europea non solo ha fallito, ma sta tornando indietro: "La paura insieme alla convenienza sembra far ritornare indietro di anni il cammino di protezione internazionale costruito in Europa".
L'impegno della Chiesa
Invece dei centri di accoglienza, i migranti vengono accolti in "centri chiusi, gli 'hotspots', come dimostra il Centro di accoglienza di Lampedusa: più di 20.000 persone arrivate al porto e trasferite nel Centro, chiuso ad ogni ingresso e uscite". Diverso l'impegno della Chiesa di Francesco: "continua l'accoglienza dei richiedenti asilo e protezione internazionale che, dopo l'appello di Papa Francesco del 6 settembre scorso, è cresciuta nelle strutture ecclesiali, nelle parrocchie e nelle famiglie" conclude il direttore della Migrantes realizzando "un'accoglienza diffusa, costruita insieme, senza conflittualità. Un'accoglienza intelligente che aiuta anche a conoscere volti e storie di sofferenza e a costruire, in questo tempo di Avvento, percorsi e progetti di cooperazione internazionale. Ancora una volta la Chiesa costruisce un gesto concreto, che supera pregiudizi e contrapposizioni ideologiche, che accompagna le persone, nella prospettiva di una 'cultura dell'incontro' che sola rigenera le nostre citta".
Naufragio nel mar Egeo, muoiono 5 bambini
Almeno 11 migranti, tra cui cinque bambini, sono annegati questa notte nel naufragio della loro imbarcazione al largo dell'isola greca di Farmakonissi, nell'Egeo sudorientale, a una quindicina di chilometri dalla coste della Turchia. Lo ha riferito l'autorità portuale greca aggiungendo che, secondo le testimonianze dei sopravvissuti, una decina di persone risultano disperse. Ventisei dei circa 50 passeggeri a bordo dell'imbarcazione sono stati salvati.