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MONDO

Il vertice

Da Bruxelles 3 miliardi alla Turchia per emergenza migranti. Ma rispetti i diritti umani

Dei 3 miliardi, 500 milioni dovrebbero essere stanziati dal bilancio comunitario, e altri 2,5 miliardi dagli Stati membri. Resta da decidere invece chi e in quale misura contribuirà agli aiuti che l'Ue darà alla Turchia per migliorare le condizioni di vita dei rifugiati

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L'Unione Europea fornirà "3 miliardi di euro iniziali" per sostenere la Turchia nel gestire l'emergenza migratoria. È quanto si è deciso nel vertice Ue-Turchia a Bruxelles. Nel comunicato finale si spiega che "la necessità e la natura di questo finanziamento sarà rivista alla luce dell'evoluzione della situazione". Dal vertice anche l'impegno per la prosecuzione dei negoziati di adesione e la liberalizzazione dei visti. Ma all'indomani dell'omicidio dell'avvocato curdo Tahir Elci, e a pochi giorni dall'arresto di due giornalisti, il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker chiarisce: "l'accordo non ci farà dimenticare le divergenze su diritti umani e libertà di stampa. Ci torneremo in futuro". 

Dei 3 miliardi, 500 milioni dovrebbero essere stanziati dal bilancio comunitario, e altri 2,5 miliardi dagli Stati membri, anche se resta ancora da definire come. I dettagli del finanziamento, infatti, non sono ancora stati fissati perché molti Paesi non sono d'accordo sulla quota di stanziamento che toccherebbe loro.

Merkel, fatto passo avanti, molto ancora da fare
Per la gestione della crisi dei migranti è stato fatto un "nuovo passo in avanti, ma ancora molto resta da fare" ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel sui risultati - definiti "incoraggianti" - del vertice straordinario Ue-Turchia. Il piano d'azione "è stato adottato all'unanimità", ha detto. Resta da decidere invece chi e in quale misura contribuirà ai 3 miliardi di aiuti che l'Ue darà alla Turchia per migliorare le condizioni di vita dei rifugiati.

Renzi,la risposta muscolare non serve contro il terrore
Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha in particolare sottolineato che "c'è un impegno finanziario della Commissione e una proposta: quella che ci viene fatta è di considerare queste risorse fuori dal patto di stabilità. Su scelte di questo genere non si decide qui, ma si decide nei Parlamenti nazionali". Al suo arrivo il presidente del Consiglio era tornato sul tema del terrorismo: "Chiudersi in casa vorrebbe dire darla vinta ai professionisti del terrore. E anche una risposta muscolare non risolve il problema. Serve un progetto a lungo termine, che tenga assieme spese sulla sicurezza e sulla cultura: è questa l'idea chiave dell'Italia, su cui nei prossimi mesi convergeranno anche gli altri Paesi". 

Vertice all'indomani dell'uccisione del leader avvocati curdi
Il vertice si è tenuto all'indomani dell'uccisione di Tahir Elci, presidente dell'associazione degli avvocati di Diyarbakir, storica roccaforte dei curdi in Turchia, in un agguato nel corso di una manifestazione. L'omidicio ha provocato scontri tra manifestanti e polizia anche a Istanbul ed espone l'Europa a critiche più accese sulle contraddizioni dell'accordo che si accinge a chiudere con la Turchia. 
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