Coronavirus
Verso un milione di contagi
Coronavirus, oltre 52mila morti negli Usa. Superati 200mila morti nel mondo, 2,86 milioni di contagi
Sono stati 2.494 nelle ultime 24 ore i morti per il coronavirus negli Stati Uniti, quasi il doppio rispetto ai 1.258 del giorno prima. Il bilancio delle vittime nel paese sale complessivamente a 53.511, con 936.293 casi di contagio. Il dato di ieri era stato il più basso delle ultime tre settimane lasciando sperare in una inversione di tendenza, smentita però nelle successive 24 ore.
Gli Stati Uniti viaggiano verso un milione di contagi (attualmente oltre 900 mila) il numero delle vittime del coronavirus supera le 53 mila, più di un quarto delle vittime di tutto il mondo. E questo in meno di tre mesi dal primo decesso causato negli usa dal covid-19. e' quanto emerge dai dati aggiornato della John Hopkins University.
Una neonata di 5 mesi, figlia di un vigile del fuoco, è morta di coronavirus a New York, diventando una delle vittime più giovani della pandemia che si conoscano. Jay Natalie, questo il nome della bimba, è deceduta dopo un mese di trattamenti in un ospedale del Bronx, dove era stata ricoverata il 21 marzo a causa di una febbre alta. Soffriva di problemi cardiaci.
"Iniettare disinfettante è velenoso, per favore, non fatelo a casa": anche Fox News, l'emittente televisiva americana più vicina a Donald Trump, per voce dei suoi principali anchorman alla fine ha ammesso che l'improbabile cura lanciata dal presidente americano non è stata una grande idea.
Ma tra i commentatori e i media conservatori c'è chi difende il tycoon. A partire dal politologo Rush Limbaugh, amico di vecchia data del presidente, che nel suo show radiofonico giornaliero ha ripreso le accuse della Casa Bianca che parla di un polverone sollevato ad arte dalle fake news: "Vogliono persuaderci che il presidente ha detto alle persone da bere l'acido muriatico per sturare i lavandini".
Anche il magazine online ultraconservatore Breitbart, fondato dall'ex stratega di Trump Steve Bannon: "No, il presidente non ha proposto di iniettare del disinfettante alle persone ma di approfondire processi che possono portare alla pulizia dei polmoni dei pazienti".
Dietro alla proposta di Donald Trump di combattere il coronavirus con iniezioni di disinfettante potrebbe esserci - secondo diversi media americani - la lettera di un noto predicatore della Florida e produttore di una "cura miracolosa" a base di candeggina. Lettera che sarebbe stata spedita al presidente americano giorni fa.
Mark Grenon, conosciuto come arcivescovo della chiesa 'Genesis II', da anni vende il prodotto col marchio MMS ("miracle mineral solution") sostenendo in maniera fraudolenta che può curare il 99% di tutte le malattie, compreso il cancro, la malaria, l'Aids e persino l'autismo. Basta mischiare da tre a sei gocce di candeggina con l'acqua e bere la soluzione.
Grenon avrebbe quindi assicurato Trump che il prodotto è in grado di liberare il corpo dei pazienti dal virus del Covid-19: "Caro signor presidente, legga questa lettera ed intervenga", avrebbe scritto. Pochi giorni dopo la proposta shock del tycoon di iniettare disinfettante nei pazienti.
Donald Trump ha intenzione di diradare la sua presenza ai briefing con la stampa che la taskforce anticoronavirus della Casa Bianca tiene quotidianamente, e che quasi sempre si trasformano in maratone di un paio d'ore con sessioni interminabili di domande e risposte al tycoon. Lo riporta il sito Axios, citando quattro fonti vicine al presidente americano, che già dalla prossima settimana potrebbe non partecipare sistematicamente all'appuntamento, come accaduto finora, decidendo solo di volta in volta se fare delle brevi apparizioni. Questo sarebbe il risultato delle polemiche scatenate dalle tante discutibili affermazioni di Trump, come la proposta di ricorrere a iniezioni di disinfettante nei pazienti per combattere il virus. Affermazioni che quasi sempre mettono in difficoltà le autorità sanitarie federali e gli stessi super esperti ingaggiati dalla Casa Bianca.
Gli stretti collaboratori del presidente, dunque, gli avrebbero fatto capire che le quotidiane apparizioni oramai rischiano di alimentare una sovraesposizione e di diventare un boomerang piuttosto che un aiuto alla campagna elettorale per la rielezione. Per questo ultimamente i sondaggi sarebbero sempre più a favore di Joe Biden.