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POLITICA

Obiettivo: il 10%

Nasce 'LIberi e uguali", la lista unitaria di Si, Possibile e Mdp. Grasso: "Voto utile è questo"

Il presidente del Senato acclamato leader della nuova sinistra

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A sinistra del Partito democratico è il giorno della discesa in campo di Pietro Grasso. "Le dimissioni dal Pd sono nate da un'esigenza interiore. Poi mi hanno offerto seggi sicuri, mi hanno chiesto di fermarmi un giro, di fare la riserva della Repubblica. Mi dispiace, questi calcoli non fanno per me". Si presenta così il presidente del Senato, davanti a una platea gremita che lo acclama leader tra standing ovation e applausi scroscianti. "Io ci sono!", esclama. 

Nasce "Liberi e uguali"
E tiene a battesimo la nuova "cosa" della sinistra. "Liberi e uguali", il nome lo ripete tre volte sul finale, commosso. La lista che sfiderà la coalizione a trazione Pd, la destra e il M5s, nasce dalla fusione di Mdp, Si e Possibile, ma non sarà solo "rossa", promette il presidente del Senato. "Il nostro è un progetto più grande" che ambisce a raccogliere "l'unico voto veramente utile", quello della "metà d'Italia che non vota". 

In platea i leader della sinistra 
All'Atlantico di Roma affluiscono "cinquemila persone", molti restano fuori. Nessuna scenografia, solo tre vele colorate. Sfilano i "big" della sinistra, ma nessuno di loro ha un posto in prima fila: Pier Luigi Bersani che sventola "la bandiera dei valori", Nichi Vendola, Antonio Bassolino, Vincenzo Visco, Guglielmo Epifani. Massimo D'Alema scommette su un "10% ora più vicino", respinge "l'inutile piagnisteo di appelli all'unità tardivi e contraddittori, visto che - rimarca - ci avevano detto che eravamo irrilevanti". E assicura che il nuovo soggetto è di sinistra ma va oltre. In sala ci sono il cattolico Enzo Carra e la leader della Cgil Susanna Camusso. In prima fila, i tre "ragazzi" Roberto Speranza, Nicola Fratoianni e Pippo Civati, segretari dei partiti fondatori. 

"Renzi e Berlusconi facce della stessa medaglia"
Sul palco fanno staffetta rappresentanti della società civile e i tre giovani leader. "Renzi e Berlusconi, facce della stessa medaglia, stanno allestendo coalizioni da incubo. Pisapia, dove 'campo' vai?", gioca con le parole Civati, che lancia un appello a quelli del Brancaccio e ai promotori del "no" al referendum di un anno fa. "Il Pd ha demolito cattolicesimo democratico e sinistra", attacca Fratoianni. E Speranza, che già scommette sulla nascita di un partito dopo la lista elettorale, tira la volata a Grasso: "Se tu sei con noi, siamo dalla parte giusta". 

Grasso: "E' un'emozione grande"
Il presidente del Senato, accompagnato dalla moglie Maria, sale sul palco schivo: "E' un'emozione grande". In un discorso lungo mezz'ora, parla alla "base" e a chi vorrebbe includere nel soggetto "largo e aperto" ("Società civile, sinistra, cattolici, democratici e progressisti"). Dice "sinistra" una sola volta. 

Non sarò un uomo solo al comando
Disegna una proposta di "radicale cambiamento e discontinuità", "senza rancori o nostalgie". Ma, in ossequio al proprio ruolo istituzionale, evita attacchi agli avversari. Ricorda la propria storia di lotta alla mafia e promette di battersi per i "valori". Ma aggiunge che "mai" si farà "scudo del passato". Non sarà, promette, "un uomo solo al comando circondato da yes man". 

Presto il simbolo
A giorni sarà svelato il simbolo, poi, tra metà dicembre e gennaio, un programma "partecipato" fatto "con i migliori". 

Alternativa per scuotere l'Italia dal torpore
Grasso dal palco respinge il ritratto che gli vorrebbero cucire addosso: "Non lasciamoci intimorire e scoraggiare da chi parla di rischi di sistema, di favore ai populismi, di voto utile. Serve un'alternativa per scuotere l'Italia dal torpore, una nuova proposta perché è in gioco il futuro dell'Italia. Tocca a noi", scandisce. E legge l'articolo 3 della Costituzione sull'uguaglianza sostanziale: "Tutti - nessuno escluso - liberi e uguali". Parla di "speranza" ed elenca i temi: lavoro, welfare, scuola, diritti, lotta alle diseguaglianze. Niente "slogan" e "fake news", niente "fiumi di parole", niente "arroganza", promette Grasso. E in serata twitta: "Una giornata incredibile, emozionante".





 
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