POLITICA
Toti in mattinata: "Il Patto è rotto"
Nazareno in crisi. La maggioranza accelera sulle riforme, Brunetta: “Inaccettabile”
La capigruppo della Camera vara il nuovo calendario: si voterà da martedì a sabato. L'ex ministro forzista: "Si violenta il Parlamento". La Boschi: "Andiamo avanti, se ci ripensano siamo qui"
E la prima traduzione pratica della rottura politica consumatasi nella turbolenta mattinata di Forza Italia, con i dissidenti forzisti che hanno chiesto l'azzeramento dei vertici del partito, e con il consigliere politico di Silvio Berlusconi che ha puntato il dito contro Matteo Renzi reo, secondo l'ex direttore di casa Mediaset, di non aver rispettato il Patto del Nazareno contribuendo alle frizioni interne al partito di Berlusconi.
La capigruppo ha deciso che le votazioni andranno avanti ogni giorno dalla mattina alla sera. Secondo quanto è stato ricordato restano ancora da tenersi circa 1.600 voti, di cui circa 700 sugli emendamenti e 900 sui subemendamenti e, dopo, resta da tenersi l'esame sugli ordini del giorno ed il dibattito finale.
Alla decisione si è giunti dopo uno scontro tra Pd e Fi, con il capogruppo dei democratici Roberto Speranza a dire che con Brunetta "siamo ai materassi". E Brunetta va giù duro. "Governo e maggioranza - sostiene - hanno deciso di violentare il Paese facendo esaminare le riforme con tempi e modi irragionevoli che, tra l'altro, finiscono con il bloccare l'attività della Camera su provvedimenti come il milleproroghe, il dl Ilva, il dl banche e la responsablità civile dei giudici su cui è ormai scontato che scattino le sanzioni da parte della Ue. E' inaccettabile, insopportabile ed ai limiti della democrazia. Non consentiremo che si porti avanti questa follia, pericolosa per la vita democratica del Paese".
Parole che non turbano la ministra Maria Elena Boschi, titolare delle Riforme e dei Rapporti con il Parlamento, che replica: "Noi andiamo avanti. Abbiamo una maggioranza ampia alla Camera. Se ci ripensano, siamo qui".