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ITALIA

L'ex sindaco Alemanno: "Atto dovuto"

Nozze gay, scontro a Roma. Il prefetto: "Via le trascrizioni". Marino: "Non accettiamo l'ordine"

Atto ufficiale da parte di Giuseppe Pecoraro, ma il primo cittadino non molla e replica su Facebook. Le associazioni per i diritti degli omosessuali insorgono, pronti ricorsi al Tar. Il sindaco di New York, Bill De Blasio chiama Marino e si complimenta

Il sindaco di Roma, Ignazio Marino, durante la trascrizione di un matrimonio gay (AP)
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Roma Scontro frontale a Roma tra il prefetto Giuseppe Pecoraro e il sindaco Ignazio Marino sulle nozze gay. In Campidoglio è arrivato un atto ufficiale dalla prefettura, nel quale si intima di cancellare le 16 trascrizioni del 18 ottobre scorso perché nulle. Secca la replica del primo cittadino: "In questo momento non accettiamo l'ordine".

La richiesta: cancellare le trascrizioni 
Nel suo provvedimento il prefetto Giuseppe Pecoraro sottolinea una serie di norme legislative, alla luce delle quali le singole trascrizioni sono da ritenersi nulle. Nel testo chiede ufficialmente al sindaco di provvedere a tutti gli adempimenti materiali conseguenti, ovvero alla cancellazione.

Marino risponde su Facebook
Ignazio Marino ha scelto di replicare pubblicando un video sulla sua pagina Facebook. "Una delle ragioni già indicate dal prefetto nei giorni scorsi riguarda motivi di ordine pubblico - afferma il sindaco di Roma - Abbiamo già avviato tutte le verifiche per opporci alla cancellazione delle trascrizioni. Onestamente non riesco a capire quale pericolo possa costituire per la città di Roma l'esistenza di una coppia che si ama e che ha dichiarato il proprio amore". Poi Marino lancia un hashtag: #RomaNonCancella.

Polemica in corso da tempo
Il botta e risposta è solo l'ultimo capitolo di una querelle che va avanti da tempo. Alla base c'è la circolare del ministro dell'Interno, Angelino Alfano, che il 7 ottobre invitò tutti i prefetti a cancellare le trascrizioni di nozze gay celebrate all'estero. Subito dopo le trascrizioni a Roma, effettuate il 18 ottobre, il prefetto Giuseppe Pecoraro aveva già chiesto al sindaco Ignazio Marino la cancellazione degli atti.

Dure reazioni dalle associazioni per i diritti degli omosessuali
Immediate le reazioni al provvedimento del prefetto da parte delle associazioni per i diritti degli omosessuali. "Siamo sconcertati: questo Governo continua a prendere a bastonate la richiesta di diritti degli italiani e delle italiane - dice il presidente di Arcigay Flavio Romani - Questo esibizione di autoritarismo del Ministro Alfano e dei
suoi funzionari offende la storia democratica del nostro Paese e ricorda tempi bui che volevamo aver seppellito nel passato italiano". Secondo il portavoce di Gay Center Fabrizio Marrazzo, "è un attacco durissimo contro i gay da parte del Governo Renzi". "Le unioni gay - aggiunge Marrazzo - non possono essere trattate come una questione di ordine pubblico. Contro l'annullamento faremo ricorso, ma la parola prima che ai tribunali, è di pertinenza della politica. Renzi non si nasconda dietro gli annunci". "Il gesto di Pecoraro ci appare contrario al diritto e profondamente ingiusto - afferma Andrea Maccarrone, presidente del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli - A questo punto ci aspettiamo che il Parlamento intervenga urgentemente a colmare l'ormai intollerabile vuoto legislativo sui diritti delle coppie gay e lesbiche che la tenacia dei sindaci che hanno effettuato le trascrizioni ha avuto il merito di mettere in evidenza".

Ricorsi al Tar
All'orizzonte c'è anche una battaglia tra avvocati. La Rete Lenford, l'Avvocatura per i diritti LGBT, avrebbe deciso di depositare al Tar il ricorso delle 16 coppie di cui il sindaco Ignazio Marino ha "officiato" la trascrizioni delle nozze celebrate all'estero. 

De Blasio si complimenta con Marino
Il sindaco di New York, Bill De Blasio, ha chiamato il sindaco di Roma per complimentarsi per "la posizione forte e coraggiosa". De Blasio gli ha consigliato: "Amico mio vai avanti, perché una battaglia giusta".

Alemanno: "Dal prefetto un atto dovuto"
Di parere opposto l'ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno. A suo avviso, l'atto inviato dal prefetto "è un'iniziativa dovuta per riportare nella legalità l'attività amministrativa della Capitale. Come abbiamo ribadito più volte Marino ha voluto forzare la mano su un tema come quello delle unioni civili che deve essere oggetto di una legge nazionale e non di iniziative spot dei sindaci che, lo ricordo, sono per prima cosa ufficiali di Governo".
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