ITALIA
Il primo matrimonio trascritto è stato quello di una coppia lesbica
Roma, il sindaco trascrive 16 nozze gay. Alfano: "Marino firma autografi"
Applausi per Marino che ha sfidato le parole del Prefetto, il quale, in osservanza della circolare del ministro Alfano, ha detto che provvederà ad annullare l'atto. Il sindaco: "Se lo farà chiederò pareri legali". Alfano: "Marino firma autografi". Proteste fuori dal Campidoglio
Roma
Le sedici coppie omosessuali in lista per la trascrizione del loro matrimonio contratto all'estero hanno accolto con una standing ovation il sindaco di Roma, Ignazio Marino, nella sala della Promototeca in Campidoglio all'inizio della cerimonia."Quello di oggi - ha esordito Marino - è un giorno speciale che deve diventare un giorno normale".
"Tutti devono avere gli stessi diritti"
Il sindaco di Roma ha sottolineato il significato della sua decisione: "Crediamo fortemente che tutti siano uguali e abbiano gli stessi diritti. E allora quale diritto più importante c'è di dire al proprio compagno o compagna 'ti amo'? Il diritto a veder riconosciuto quell'amore? Oggi - ha aggiunto Marino - ci limitiamo a trascrivere, ma andremo avanti". Il primo matrimonio trascritto è stato quello di una coppia lesbica: "Oggi è una giornata memorabile, importante perché veniamo riconosciute pubblicamente come coppia" ha detto una delle due donne.
Alfano: "Il sindaco firma autografi"
Quella del sindaco di Roma è una decisione che non tutti condividono. A partire dal ministro dell'Interno, Angelino Alfano, che in un post su Facebook ha commentato: "Il sindaco Marino ha firmato trascrizioni per nozze gay. Ribadisco: per l'attuale legge italiana ciò non è possibile. [...] La firma di Marino non può sostituire la legge e non ha dunque alcun valore giuridico. In pratica, il sindaco Marino ha fatto il proprio autografo a queste, peraltro rispettabilissime, coppie". Il ministro dell'Istruzione Giannini ha invece chiarito la sua posizione: "I diritti delle coppie di fatto sono una delle prove di civiltà che il nostro Paese dara' come tutti gli altri Paesi all'interno della cornice dell'Ue in cui ci troviamo".
La circolare di Alfano ai prefetti
Nei giorni scorsi il ministro Alfano ha inviato una circolare ai prefetti chiedendo loro di invitare formalmente i sindaci a cancellare tutte le trascrizioni delle unioni tra persone dello stesso sesso contratte all'estero, e di avvertirli che "in caso di inerzia si procederà al successivo annullamento d’ufficio degli atti che sono stati illegittimamente adottati". Nel documento si legge: “La disciplina dell'eventuale equiparazione dei matrimoni omosessuali a quelli celebrati tra persone di sesso diverso e la conseguente trascrizione di tali unioni nei registri dello stato civile rientrano nella competenza esclusiva del legislatore nazionale”.
Prefetto di Roma: "Marino cancelli trascrizioni o ci sarà l'annullamento"
Il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro, appresa la notizia dell'avvenuta trascrizione dei 16 matrimoni tra coppie gay da parte del sindaco di Roma Ignazio Marino, ha comunicato che provvederà ad annullare l'atto, in osservanza della circolare del ministro dell’Interno Angelo Alfano. In una nota della Prefettura si legge che Pecoraro "inviterà immediatamente il sindaco alla cancellazione di tali trascrizioni" e che "ove non dovesse procedervi provvederà all'annullamento delle stesse secondo le prescrizioni di legge". L'effettivo annullamento delle nozze deve rispettare i tempi burocratici della registrazione, tra martedì e mercoledì dovrebbe verificarsi l'effettivo annullamento degli atti di stamani.
Marino: "Annullamento da parte del prefetto? Chiederò pareri legali"
Al termine della cerimonia Marino ha però replicato all'ipotesi di annullamento delle trascrizioni: "Chiederò i pareri legali per comprendere la legittimità di un eventuale annullamento. Io faccio il mio lavoro e oggi ho difeso i diritti dei cittadini" ha detto il sindaco. "Il prefetto - ha aggiunto - ha tutto il diritto a opporsi a queste dichiarazioni d'amore, aspettiamo i suoi atti. È giusto che segua le indicazioni che ha dal suo ministro, io difenderò la mia posizione". A chi gli ha chiesto se quello di oggi è stato un atto di sfida al Prefetto o ad Alfano, Marino ha risposto: "Ma figuriamoci se su un tema come quello dell'uguaglianza dei diritti ci può essere una sfida. Non è un gesto di disobbedienza civile, è un gesto di intelligenza".
Le proteste contro le trascrizioni. Bloccati 70 esponenti della destra
Per la trascrizione delle nozze gay erano attese molte proteste, così il Campidoglio è stato 'blindato'. Una settantina di appartenenti ad organizzazioni di destra sono stati bloccati e la Questura ha denunciato i promotori della manifestazione non autorizzata: la loro intenzione era quella di raggiungere il Palazzo Senatorio. Gli esponenti del Nuovo Centrodestra, che hanno organizzato un flash mob ai piedi della scalinata, hanno comunque denunciato come eccessive le misure di sicurezza. Tra le proteste anche quella di Forza Italia che ha srotolato lo striscione con scritto 'Marino Famigliofobico'. Mentre il Movimento Cantiere Italia ha deciso "di scendere in piazza perché pensiamo che il sindaco Marino debba mantenere la pace sociale e non assumere posizioni da ultrà", spiega il capogruppo in Assemblea capitolina Mino Dinoi. Sotto il Marco Aurelio anche il comitato della famiglia con lo striscione 'La famiglia non è una trascrizione'.
"Tutti devono avere gli stessi diritti"
Il sindaco di Roma ha sottolineato il significato della sua decisione: "Crediamo fortemente che tutti siano uguali e abbiano gli stessi diritti. E allora quale diritto più importante c'è di dire al proprio compagno o compagna 'ti amo'? Il diritto a veder riconosciuto quell'amore? Oggi - ha aggiunto Marino - ci limitiamo a trascrivere, ma andremo avanti". Il primo matrimonio trascritto è stato quello di una coppia lesbica: "Oggi è una giornata memorabile, importante perché veniamo riconosciute pubblicamente come coppia" ha detto una delle due donne.
Alfano: "Il sindaco firma autografi"
Quella del sindaco di Roma è una decisione che non tutti condividono. A partire dal ministro dell'Interno, Angelino Alfano, che in un post su Facebook ha commentato: "Il sindaco Marino ha firmato trascrizioni per nozze gay. Ribadisco: per l'attuale legge italiana ciò non è possibile. [...] La firma di Marino non può sostituire la legge e non ha dunque alcun valore giuridico. In pratica, il sindaco Marino ha fatto il proprio autografo a queste, peraltro rispettabilissime, coppie". Il ministro dell'Istruzione Giannini ha invece chiarito la sua posizione: "I diritti delle coppie di fatto sono una delle prove di civiltà che il nostro Paese dara' come tutti gli altri Paesi all'interno della cornice dell'Ue in cui ci troviamo".
La circolare di Alfano ai prefetti
Nei giorni scorsi il ministro Alfano ha inviato una circolare ai prefetti chiedendo loro di invitare formalmente i sindaci a cancellare tutte le trascrizioni delle unioni tra persone dello stesso sesso contratte all'estero, e di avvertirli che "in caso di inerzia si procederà al successivo annullamento d’ufficio degli atti che sono stati illegittimamente adottati". Nel documento si legge: “La disciplina dell'eventuale equiparazione dei matrimoni omosessuali a quelli celebrati tra persone di sesso diverso e la conseguente trascrizione di tali unioni nei registri dello stato civile rientrano nella competenza esclusiva del legislatore nazionale”.
Prefetto di Roma: "Marino cancelli trascrizioni o ci sarà l'annullamento"
Il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro, appresa la notizia dell'avvenuta trascrizione dei 16 matrimoni tra coppie gay da parte del sindaco di Roma Ignazio Marino, ha comunicato che provvederà ad annullare l'atto, in osservanza della circolare del ministro dell’Interno Angelo Alfano. In una nota della Prefettura si legge che Pecoraro "inviterà immediatamente il sindaco alla cancellazione di tali trascrizioni" e che "ove non dovesse procedervi provvederà all'annullamento delle stesse secondo le prescrizioni di legge". L'effettivo annullamento delle nozze deve rispettare i tempi burocratici della registrazione, tra martedì e mercoledì dovrebbe verificarsi l'effettivo annullamento degli atti di stamani.
Marino: "Annullamento da parte del prefetto? Chiederò pareri legali"
Al termine della cerimonia Marino ha però replicato all'ipotesi di annullamento delle trascrizioni: "Chiederò i pareri legali per comprendere la legittimità di un eventuale annullamento. Io faccio il mio lavoro e oggi ho difeso i diritti dei cittadini" ha detto il sindaco. "Il prefetto - ha aggiunto - ha tutto il diritto a opporsi a queste dichiarazioni d'amore, aspettiamo i suoi atti. È giusto che segua le indicazioni che ha dal suo ministro, io difenderò la mia posizione". A chi gli ha chiesto se quello di oggi è stato un atto di sfida al Prefetto o ad Alfano, Marino ha risposto: "Ma figuriamoci se su un tema come quello dell'uguaglianza dei diritti ci può essere una sfida. Non è un gesto di disobbedienza civile, è un gesto di intelligenza".
Le proteste contro le trascrizioni. Bloccati 70 esponenti della destra
Per la trascrizione delle nozze gay erano attese molte proteste, così il Campidoglio è stato 'blindato'. Una settantina di appartenenti ad organizzazioni di destra sono stati bloccati e la Questura ha denunciato i promotori della manifestazione non autorizzata: la loro intenzione era quella di raggiungere il Palazzo Senatorio. Gli esponenti del Nuovo Centrodestra, che hanno organizzato un flash mob ai piedi della scalinata, hanno comunque denunciato come eccessive le misure di sicurezza. Tra le proteste anche quella di Forza Italia che ha srotolato lo striscione con scritto 'Marino Famigliofobico'. Mentre il Movimento Cantiere Italia ha deciso "di scendere in piazza perché pensiamo che il sindaco Marino debba mantenere la pace sociale e non assumere posizioni da ultrà", spiega il capogruppo in Assemblea capitolina Mino Dinoi. Sotto il Marco Aurelio anche il comitato della famiglia con lo striscione 'La famiglia non è una trascrizione'.