Coronavirus
Coronavirus, Oms: in Europa il 28% dei casi, un decesso ogni 17 secondi
Briefing sulla pandemia di coronavirus di Hans Kluge, il direttore regionale dell'Oms per l'Europa
"Ora siamo a oltre 15,7 milioni di casi di Covid e quasi 355 mila decessi segnalati, con oltre 4 milioni di casi in più nel solo novembre, nella regione europea dell'Oms. L'Europa rappresenta il 28% dei casi globali e il 26% dei decessi, cumulativamente", ha spiegato.
"Nella regione, oltre l'80% dei Paesi segnala un'incidenza nei 14 giorni elevata (maggiore di 100 per 100 mila abitanti) e quasi un terzo riporta tassi di incidenza molto elevati, superiori a 700 casi per 100 mila abitanti", ha dichiarato ancora Kluge.
Nuovi lockdown in Europa "si possono evitare" e sono"la misura da ultima spiaggia", l'obiettivo per escludere nuove chiusure è "raggiungere il 95% di mascherine indossate", ha detto Kluge.
Per Kulge le scuole elementari devono essere lasciate aperte, bambini e adolescenti non stanno diffondendo il virus e la chiusura delle scuole "non è efficace" per contenere i contagi.
"Stiamo assistendo a segnalicrescenti di sistemi sanitari sopraffatti" dall'ondata di Covid-19. E' stato segnalato "che in Francia, ad esempio, i reparti di terapia intensiva sono stati" occupati "al 95% della capacità per 10 giorni e in Svizzera le unità di terapia intensiva sono a pieno regime", riporta il direttore regionale Oms.
"Sarà un Natale diverso, ma questo non vuol dire che non sarà felice. Come nel ramadan: le comunità" musulmane "hanno trovato modo di non assembrarsi, incluso preghiere 'virtuali' o cibo portato a casa per celebrazioni a distanza". Auspica "brevi e sicuri festeggiamenti" Hans Kluge, direttore regionale dell'Organizzazione mondiale della sanità per l'Europa, durante un incontro in cui ha aggiornato sulla situazione di Covid-19 nel Vecchio continente. "Vediamo segni del Natale nella consegna di pacchi ai senzatetto, nelle feste virtuali e le decorazioni alle finestre. La tecnologia e la farmaceutica ci offrono una nuova speranza" per consentire "ai bambini un apprendimento sicuro e la possibilità per loro di festeggiare il Natale. Non dobbiamo mollare".