Il braccio di ferro sui migranti
Open Arms: Italia e Spagna forniscano i mezzi per lo sbarco dei migranti
Dopo il rifiuto del porto di Algeciras in Spagna, perché troppo distante, la ong apre alla soluzione delle Baleari, offerta sempre da Madrid. Appello della Commissione Ue: trovare la soluzione per uno sbarco immediato. Nuovi arrivi intanto a Lampedusa: decine di migranti sono giunti a bordo di barchini sull'isola
Dopo 18 giorni di stallo si continua a cercare una soluzione per i 107 migranti ancora a bordo della nave Open Arms bloccata alla fonda davanti alle coste di Lampedusa. "Se davvero un accordo è stato trovato, è indispensabile che Italia e Spagna si assumano la responsabilità di garantire, mettendo a disposizione tutti i mezzi necessari, che queste persone finalmente sbarchino in un porto sicuro". Lo dice la Open Arms riferendosi alla possibilità di uno sbarco a Maiorca, in Spagna.
Ue: trovare soluzione per sbarco immediato
"Rivolgiamo un appello agli Stati membri e alle Ong a collaborare per trovare una soluzione che funzioni e che permetta uno sbarco immediato delle persone a bordo" della Open Arms. Così la portavoce dell'Esecutivo comunitario Natasha Bertaud ricordando tuttavia che la"Commissione europea non ha competenza sui porti di sbarco". La portavoce ha inoltre spiegato che il commissario Dimitris Avramopoulos nei suoi contatti con gli Stati membri degli ultimi giorni ha sollevato anche la questione della Ocean Viking.
Ong: trasferirli da Catania a Madrid in aereo
"Per dare dignità ai naufraghi potrebbero trasferirli a Catania e da lì in aereo portarli a Madrid. Affittare un Boeing per 200 persone viene 240 euro a passeggero. La soluzione Aquarius, lo scorso anno, per una nave della Guardia costiera è costata 250 mila euro mentre la spesa per l'altra nave neanche si è saputa". A proporlo è il presidente di Open Arms, Riccardo Gatti, parlando con i cronisti nel molo commerciale di Lampedusa.
"Situazione disumana, inaccettabile"
"La Spagna e l'Italia si assumano finalmente la responsabilità di fornire assistenza e un porto sicuro alle 107 persone a bordo della nostra nave". Così in una nota la Ong spagnola. "Ora, dopo 18 giorni di stallo, Italia e Spagna sembrano finalmente aver trovato un accordo, individuando Maiorca come porto di sbarco, decisione che ci appare del tutto incomprensibile. Con la nostra imbarcazione a 800 metri dalle coste di Lampedusa, gli stati europei stanno chiedendo a una piccola ong come la nostra di affrontare 590 miglia e 3 giorni di navigazione, in condizioni meteorologiche peraltro avverse, con 107 persone stremate a bordo e 19 volontari e volontarie molto provati che da più di 24 giorni provano a garantire quei diritti che l'Europa nega". "Se davvero un accordo è stato trovato - prosegue la nota -, è indispensabile che Italia e Spagna si assumano la responsabilità di garantire, mettendo a disposizione tutti i mezzi necessari, che queste persone finalmente sbarchino in un porto sicuro. E' urgente porre fine subito a questa situazione disumana inaccettabile che le persone che abbiamo salvato in mare sono costrette a vivere. L'Open Arms ha compiuto il suo dovere, quello di proteggere i diritti umani e di rispettare le Convenzioni Internazionali e continuerà a fare il suo lavoro finché non verrà trovata una vera soluzione".
Madrid nega accordo con Roma per lo sbarco alle Baleari
La crisi sta portando a uno scontro tra Spagna, Italia e l'ong spagnola. E' quanto scrive oggi El Pais, riferendo della smentita del governo spagnolo riguardo a un accordo, suggerito in un comunicato della ong, raggiunto da Madrid con Roma per consentire lo sbarco dei 107 migranti alle Baleari. Fonti della Moncloa hanno infatti negato "l'esistenza di un presunto accordo con l'Italia, a cui allude la stessa ong nella sua dichiarazione". "L'unica certezza - hanno aggiunto - è che il governo ha offerto a Open Arms di potersi recare nel porto spagnolo più vicino e che l'esecutivo italiano sta violando la legge". "Abbiamo offerto ogni tipo di aiuto: cure mediche, cibo. Non capiamo la posizione di Open Arms", ha detto oggi Carmen Calvo, vice premier spagnola.
L'offerta spagnola delle Baleari
Dopo il rifiuto della nave Open Arms di dirigersi ad Algeciras, offerta come approdo dal governo spagnolo, Madrid ha proposto alla nave della Ong, "il porto più vicino", ovvero Mahon, sull'isola di Minorca (Baleari). Mahon si trova a quasi 1.000 km da Lampedusa. Open Arms ha detto di aver rifiutato Algeciras a causa della situazione a bordo, con i migranti allo stremo che non ce la farebbero a sostenere un viaggio così lungo.
Oscar Camps: Algeciras porto troppo lontano
"Dopo 26 giorni di missione, 17 in attesa con 134 persone a bordo, un ordine del tribunale a favore e 6 paesi disposti a ospitare, vuoi che navighiamo per 950 miglia, circa 5 giorni in più, verso Algeciras, il porto più lontano del Mediterraneo, con una situazione insostenibile a bordo?". Così Oscar Camps, fondatore della ong Proactiva Open Arms, su Twitter si rivolge indirettamente al premier spagnolo che ha offerto un porto sicuro vicino a Gibilterra.
Después de 26 días de misión, 17 de espera con 134 personas a bordo, una resolución judicial a favor y 6 países dispuestos acoger, ¿quiere que naveguemos 950 millas, unos 5 días más, a Algeciras, el puerto más lejano del Mediterraneo, con una situación insostenible a bordo? pic.twitter.com/0wTh16VZhj
— Oscar Camps (@campsoscar) August 18, 2019
Toninelli: guardia costiera pronta ad accompagnare la Open Arms in Spagna
"La nostra Guardia Costiera è ora a disposizione, ed è pronta ad accompagnare l'Ong verso il porto spagnolo, con tutto il sostegno tecnico necessario, per far sbarcare lì tutti i migranti a bordo", ha dichiarato il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli.
Salvini:Open Arms rifiuta Spagna, inaccettabile
"La Ong spagnola rifiuta il porto offerto dalla Spagna! Incredibile e inaccettabile, organizzano crociere turistiche e decidono loro dove sbarcare??? Io non mollo, l'Italia non è più il campo profughi d'Europa", scrive su Twitter il ministro dell'Interno.
Dopo offerta Spagna, da pm stop a decisioni
"L'offerta di un porto sicuro da parte delle autorità spagnole pone una battuta di arresto all'attività d'indagine in corso". Lo riferiscono dalla Procura di Agrigento che ha disposto una ispezione sanitaria sulla Open Arms e l'acquisizione di documenti al ministero dell'Interno. In sostanza la Procura non sembra intenzionata ad adottare alcun provvedimento, in attesa di sviluppi della situazione dopo l'offerta della Spagna.
Nessun ricorso depositato al Consiglio di Stato
A quanto si apprende "nessun ricorso è stato finora depositato" presso il Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar del Lazio che ha annullato il divieto di sbarco per la nave Open Arms. Palazzo Spada non conferma quindi la notizia di una decisione attesa per oggi.
Nuovi sbarchi a Lampedusa
Dopo un nuovo sbarco nella notte a Lampedusa - un barchino con sedici migranti è stato bloccato dalla Guardia di Finanza e accompagnato fino al molo Favarolo - continuano anche oggi gli arrivi: una piccola imbarcazione con 37 persone a bordo è appena giunta sull'isola. I migranti, la cui nazionalità non è ancora chiara, sono stati soccorsi da una motovedetta della Guardia di Finanza. Sbarcati sempre sul molo Favaloro, verranno trasferiti nel centro di accoglienza di contrada Imbriacola.