Coronavirus
109 miliardi di dollari in extra-profitti
Oxfam: Covid-19, la pandemia dei profitti e dei poteri
A 6 mesi dallo scoppio della pandemia un nuovo rapporto fotografa l’acuirsi di enormi disuguaglianze nell’epoca del coronavirus, lanciando un appello ai leader globali per favorire modelli d’impresa economicamente sostenibili e inclusivi
A rivelarlo è Potere, profitti e pandemia, il nuovo rapporto pubblicato oggi da Oxfam a 6 mesi dalla dichiarazione della pandemia da Covid-19, che denuncia quanto l’emergenza sanitaria in corso abbia portato molte grandi multinazionali ad anteporre i profitti alla salute e alla sicurezza dei lavoratori, ad abbattere costi e trasferire rischi e ad usare il proprio potere di influenza per condizionare le politiche dei governi. Il risultato è un acuirsi impressionante di disuguaglianze già esistenti a ogni livello.
La pandemia produrrà mezzo miliardo di nuovi poveri, mentre la ricchezza finanziaria di 25 miliardari è aumentata di 255 miliardi di dollari in poco più di due mesi
A livello globale, a causa della crisi economica generata dalla pandemia, mezzo miliardo di persone si ritroveranno in povertà. Nel solo primo semestre dell’anno 400 milioni di posti di lavoro a tempo pieno sono andati perduti e l’Organizzazione internazionale del lavoro stima un rischio di chiusura per oltre 430 milioni di piccole imprese.
La crisi ha tuttavia generato, per alcuni, anche dei grandi surplus: dall’inizio della pandemia 100 grandi corporation globali quotate hanno visto una crescita del proprio valore in borsa di oltre 3mila miliardi di dollari e i patrimoni finanziari dei 25 tra i più facoltosi miliardari al mondo hanno registrato un incremento di ben 255 miliardi di dollari, solo tra metà marzo e fine maggio 2020.