POLITICA
Strasbrugo
Ministro Padoan: "Nel 2015 Italia fuori dalla recessione"
Così il ministro dell'Economia da Strasburgo. Martedì la Commissione Europea discuterà sulle linee guida sulla flessibilità nella valutazione delle spese per investimenti in relazione alle regole di bilancio Ue
Strasburgo
E' presto, secondo il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, per parlare delle aperture della Commissione europea sulla flessibilità nella valutazione delle spese per investimenti in relazione alle regole di bilancio Ue: domani l'esecutivo europeo dovrebbe infatti approvare una comunicazione in cui definisce i termini della questione. "Il tema della flessibilità - ha detto a Strasburgo il ministro dove in serata traccerà un bilancio del semestre italiano all'Ecofin - è stato posto al centro del dibattito, credo che la Commissione arriverà con proposte importanti, ma dobbiamo verificare".
Italia nel 2015 fuori dalla recessione
"L'Italia è in recessione da tre anni, l'anno scorso si è affievolita, quest'anno scomparirà, purtroppo la disoccupazione è cresciuta ma ciò avviene normalmente dato che la disoccupazionte segue sempre l'andamento della crescita, quando questa migliorerà l'occupazione migliorerà". Parola del ministro dell'Economia da Strasbrugo. Ci sono i vincoli sui bilanci, però. Inoltre c'è il deficit/pil in salita, nei primi tre trimestri al 3,7%. "Dati i vincoli imposti dal rispetto delle regole europee e con l'onere del debito che si ritrova l'Italia, la legge di stabilità dà un contributo importante, è un elemento positivo per crescita e occupazione, si tratta di una legge fortemente espansiva, che riduce le tasse in misura fuori dal comune e invoglierà le imprese ad assumere: per questo continuo a credere che il futuro sarà migliore".
"Deflazione pericolosamente vicina ma BCE agirà"
Secondo Padona la "deflazione è pericolosamente vicina, soprattutto in alcuni paesi", ma il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan è fiducioso "che la Banca centrale europea prenderà le misure appropriate entro pochi giorni". Come ha detto al suo arrivo al Parlamento europeo a Strasburgo, dove interverrà per illustrare i risultati di sei mesi di presidenza dell'Ecofin, Padoan ritiene che "sia importante che si continui a lavorare per un euro solido, unito, in cui tutti i paesi contribuiscono ciascuno per la sua parte". L'anno appena iniziato, ha aggiunto riferendosi alle difficoltà della Grecia, "in termini di crescita andrà meglio del precedente per tutti, e questo aiuterà anche la sostenibilità del debito".
Flessibilità
Sulle linee guida sulla flessibilità delle regole sui bilanci in relazione a investimenti, impegno dei governi per le riforme strutturali, concessione di più margini per raggiungere gli obiettivi di bilancio a medio termine (il pareggio o il quasi pareggio di bilancio) che la Commissione europea discuterà domani nella riunione a Strasburgo, Padoan non si sbilancia: "Vedremo la comunicazione della Commissione, il tema della flessibilità è stato posto al centro del dibattito, credo che arriveranno proposte importanti che dovremo verificare".
"Il debito italiano è sotto controllo"
Il ministro dell'Economia non ha voluto entrare nel merito del caso Grecia. Rispondendo alla domanda se fosse preoccupato per la situazione del debito ellenico, Padoan ha risposto: "La mia preoccupazione è per il debito italiano, che è totalmente sotto controllo. Penso che sia importante continuare a lavorare per un euro solido, unito, in cui ci siano tutti i paesi che contribuiscono ciascuno per la propria parte". Farà la differenza rispetto al 2014 il fatto che quest'anno "la crescita andrà meglio per tutti i paesi e ciò aiuterà la sostenibilità del debito".
Italia nel 2015 fuori dalla recessione
"L'Italia è in recessione da tre anni, l'anno scorso si è affievolita, quest'anno scomparirà, purtroppo la disoccupazione è cresciuta ma ciò avviene normalmente dato che la disoccupazionte segue sempre l'andamento della crescita, quando questa migliorerà l'occupazione migliorerà". Parola del ministro dell'Economia da Strasbrugo. Ci sono i vincoli sui bilanci, però. Inoltre c'è il deficit/pil in salita, nei primi tre trimestri al 3,7%. "Dati i vincoli imposti dal rispetto delle regole europee e con l'onere del debito che si ritrova l'Italia, la legge di stabilità dà un contributo importante, è un elemento positivo per crescita e occupazione, si tratta di una legge fortemente espansiva, che riduce le tasse in misura fuori dal comune e invoglierà le imprese ad assumere: per questo continuo a credere che il futuro sarà migliore".
"Deflazione pericolosamente vicina ma BCE agirà"
Secondo Padona la "deflazione è pericolosamente vicina, soprattutto in alcuni paesi", ma il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan è fiducioso "che la Banca centrale europea prenderà le misure appropriate entro pochi giorni". Come ha detto al suo arrivo al Parlamento europeo a Strasburgo, dove interverrà per illustrare i risultati di sei mesi di presidenza dell'Ecofin, Padoan ritiene che "sia importante che si continui a lavorare per un euro solido, unito, in cui tutti i paesi contribuiscono ciascuno per la sua parte". L'anno appena iniziato, ha aggiunto riferendosi alle difficoltà della Grecia, "in termini di crescita andrà meglio del precedente per tutti, e questo aiuterà anche la sostenibilità del debito".
Flessibilità
Sulle linee guida sulla flessibilità delle regole sui bilanci in relazione a investimenti, impegno dei governi per le riforme strutturali, concessione di più margini per raggiungere gli obiettivi di bilancio a medio termine (il pareggio o il quasi pareggio di bilancio) che la Commissione europea discuterà domani nella riunione a Strasburgo, Padoan non si sbilancia: "Vedremo la comunicazione della Commissione, il tema della flessibilità è stato posto al centro del dibattito, credo che arriveranno proposte importanti che dovremo verificare".
"Il debito italiano è sotto controllo"
Il ministro dell'Economia non ha voluto entrare nel merito del caso Grecia. Rispondendo alla domanda se fosse preoccupato per la situazione del debito ellenico, Padoan ha risposto: "La mia preoccupazione è per il debito italiano, che è totalmente sotto controllo. Penso che sia importante continuare a lavorare per un euro solido, unito, in cui ci siano tutti i paesi che contribuiscono ciascuno per la propria parte". Farà la differenza rispetto al 2014 il fatto che quest'anno "la crescita andrà meglio per tutti i paesi e ciò aiuterà la sostenibilità del debito".