ITALIA
L'inchiesta
Caso del pensionato suicida a Civitavecchia. Perquisizione della Finanza a Banca Etruria
La Guardia di Finanza ha compiuto una perquisizione nella sede di Civitavecchia di Banca Etruria, nell'ambito dell' inchiesta sul suicidio del pensionato Luigino D'Angelo. L'uomo, titolare di obbligazioni subordinate della banca, si è ucciso nella cittadina laziale dopo aver scoperto l'azzeramento del suo capitale. Secondo quanto si è appreso l'inchiesta sul suicidio oltre al reato di istigazione al suicidio ipotizzerebbe anche quello di truffa
La perquisizione è stata disposta dal pubblico ministero di Civitavecchia Alessandra D'Amore, titolare di un procedimento per istigazione al suicidio dell'uomo. Luigino D'Angelo aveva acquistato i titoli subordinati di Banca Etruria all'inizio del 2013, investendo gran parte dei suoi risparmi (110 mila euro, secondo alcune indiscrezioni). Non era riuscito ad ottenere la restituzione del denaro e, saputo di aver perso tutto, il 28 novembre scorso si è ucciso, lasciando una mail di addio alla moglie. "Chiedo scusa a tutti per il mio gesto - ha scritto - non è per i soldi, ma per lo smacco subito".
Secondo quanto si è appreso l'inchiesta sul suicidio del pensionato a Civitavecchia oltre al reato di istigazione al suicidio ipotizzerebbe anche quello di truffa. Le perquisizioni di stamane riguarderebbero questa seconda tranche delle indagini della Procura di Civitavecchia legata in particolare alla vendita delle obbligazioni.