POLITICA
La sentenza
Consulta: legge Severino legittima. No al ricorso di De Magistris
La Corte Costituzionale ha rigettato il ricorso presentato dal sindaco di Napoli sulla legge Severino e in particolare sulle norme relative alla sospensione degli amministratori locali condannati. De Magistris e il governatore della Campania Vincenzo De Luca rischiano la sospensione
Luigi De Magistris, eletto nel 2011, ha riportato nel 2014 una condanna in primo grado dal Tribunale di Roma - a un anno e tre mesi di reclusione (pena sospesa) e all'interdizione dai pubblici uffici per un anno - per abuso di ufficio, nell'ambito del processo "Why Not". In attesa della pronuncia della Consulta, il Tribunale di Napoli, nel giugno scorso, accogliendo il ricorso di De Magistris, aveva disposto la sospensione degli effetti della legge Severino. In base a questa pronuncia il sindaco è rimasto al suo posto.
Adesso, dopo la sentenza della Consulta, De Magistris è potenzialmente a rischio di una nuova sospensione dalla carica in base alla legge Severino. In realtà, però, tutto dipende del verdetto d'appello sulla causa penale "Why Not" da cui è iniziato tutto e la cui discussione è iniziata oggi. La sentenza è attesa per domani. Se il sindaco non rinuncia alla prescrizione ci sono due possibilità: o viene assolto oppure la causa va prescritta. In entrambi i casi non esisterebbe più la condanna e il sindaco resterebbe al suo posto.
Più difficile la situazione di De Luca. Il governatore della Regione Campania - raggiunto, pure lui, da un provvedimento di sospensione dopo una condanna in primo grado per abuso d'ufficio, quando era sindaco di Salerno - vedrà applicare ai suoi ricorsi la sentenza della Consulta e rischia quindi più concretamente la sospensione.
Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris - fanno sapere fonti del Comune - per ora ha deciso di non commentare la decisione della Consulta sulla Severino, in attesa di conoscere le motivazioni. Tuttavia, da ambienti vicini ai suoi legali, si apprende che non è escluso che la decisione della Consulta possa essere "un'interpretativa di rigetto" e che, pertanto, attenga agli aspetti formali.
Che cosa prevede la legge Severino
La legge Severino, che ha preso il nome del ministro della Giustizia del governo Letta, fu votata ad ampia maggioranza con l'obiettivo di contrastare la corruzione nelle istituzioni pubbliche. Prevede che su richiesta del prefetto e del ministero dell'Interno debba essere sospeso dall'incarico per un periodo di almeno diciotto mesi qualsiasi amministratore pubblico condannato, anche solo in primo grado, per reati come corruzione, concussione, abuso d'ufficio e peculato.