SPETTACOLO
A Napoli bandiere a mezz'asta e lutto cittadino
Pino Daniele, i fan chiedono doppi funerali a Roma e Napoli
La scelta di celebrarli nella capitale è dei figli. Carmine Daniele: "Noi fratelli vorremmo che i funerali fossero a Napoli". Su Facebook in molti chiedono di celebrare doppie esequie come si fece per Totò
I fan chiedono doppi funerali a Roma e Napoli
Centinaia di fan, sbigottiti dalla notizia, da questa notte lasciano post di cordoglio sui social network. Su Facebook è stata perfino aperta una pagina 'Vogliamo a Napoli i funerali di Pino Daniele' che in pochi minuti ha raccolto più di 6.000 condivisioni: "Pino è figlio di Napoli..!! Sarebbe bello che Napoli potesse abbracciarlo e accompagnarlo nell'ultimo viaggio!!" scrive un fan. "Perché a Roma e non a Napoli?" si chiedono tanti dopo aver appreso la decisione della famiglia di tenere le esequie nella capitale. E c'è chi propone di celebrare doppi funerali come si fece con il grande #Totò "prima a Roma e poi nella sua Napoli".
Funerali a Roma: la scelta dei figli
Eppure Pino Daniele aveva deciso di vivere lontano dalla sua città natale da tanto tempo. A scegliere Roma per dare l'ultimo saluto al cantautore sono stati proprio i figli: "Abbiamo scelto Roma perché noi figli siamo nati e viviamo qui. I funerali di mio padre saranno celebrati mercoledì al Divino Amore perché è una chiesa grande e noi vogliamo che sia una cerimonia aperta al pubblico". Spiega la figlia Sara fuori dall'obitorio dell'ospedale Sant'Eugenio dove il cantautore è deceduto. "Siamo sicuri che papà vorrebbe che chiunque avesse la possibilità di dargli l'ultimo saluto" ha concluso. Anche la camera ardente si terrà a Roma perché, a quanto riferito, sarebbe risultato complicato disporre un doppio trasferimento considerando che la salma verrà poi sepolta a Orbetello, in Toscana.
Il fratello Carmine: "Funerali a Napoli. Se portato a Grosseto poteva salvarsi"
I fratelli del musicista, intanto, prendono le distanze dalla scelta dei nipoti di celebrare le esequie nella capitale: "Noi fratelli vorremmo che i funerali fossero a Napoli: Pino è un pezzo di quella città" spiega Carmine Daniele, uno dei cinque fratelli che fuori dall'obitorio del Sant'Eugenio usa parole forti anche contro la scelta di ricoverarlo nella notte a Roma: "Il primo intoppo è stato non fermarsi all'ospedale di Grosseto. Poteva salvarsi". Quando si è sentito male nella sua villa in Maremma l'artista aveva infatti chiesto di essere portato all'ospedale romano dal suo cardiologo di fiducia, ma forse questa scelta è stata fatale.
A Napoli bandiere a mezz'asta
All'ombra del Vesuvio, intanto, il sindaco De Magistris ha disposto che le bandiere dei palazzi delle istituzioni vengano tenute a mezz'asta da oggi fino alla conclusione delle celebrazioni funebri, giorno in cui a Napoli sarà proclamato lutto cittadino. Il sindaco sarà comunque presente ai funerali mercoledì a Roma. Già oggi è stato inviato nella capitale il gonfalone del Comune di Napoli per essere esposto nella camera ardente una volta allestita. Secondo quanto appreso, i familiari del cantautore napoletano hanno inviato un messaggio di ringraziamento al sindaco per le "bellissime parole" pronunciate a poche ore dalla notizia della morte e per la volontà manifestata di mettere eventualmente a disposizione il Maschio Angioino.
Un flash mob per ricordarlo
Domani sera De Magistris potrebbe partecipare al flash mob in ricordo del musicista partenopeo previsto a Napoli. Nella centralissima piazza del Plebiscito, dove Pino ambientò diversi suoi live, i presenti canteranno 'Napul'è', un vero e proprio inno sui vizi e sulle virtù della città.