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CULTURA

Beni culturali

Pompei, Franceschini inaugura la Palestra Grande e dice: "Il vento è cambiato"

Le decorazioni definite "eccezionali" sono finalmente visibili. Per l'occasione, e con l'obiettivo forse di far dimenticare i cancelli degli Scavi chiusi delle scorse settimane, le lunghe code e i turisti infuriati, è arrivato anche il ministro Franceschini a dare il via, nella Palestra Grande, a quella che dovrebbe rimanere una esposizione permanente

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di Carlotta Macerollo Negli scavi archeologici più visitati al mondo, nel luogo dove ci sono altissime e pregiate testimonianze di epoca romana, spira un "vento nuovo". Ne è convinto il ministro per i Beni culturali, Dario Franceschini, che ha inaugurato l'esposizione permanente degli affreschi di Moregine in occasione dell'inaugurazione della Palestra, a Pompei. "E' una giornata importante per Pompei - ha detto il ministro ai cronisti - un'altra bella pagina di questo splendido luogo. Inauguriamo la palestra grande e gli affreschi di Moregine, mai prima esposti a Pompei ma ammirati in altre città d'Italia e nel mondo".



Il ministro ha sottolineato che il lavoro fatto sugli affreschi è stato "silenzioso, ma operativo" e che "si stanno rispettando i tempi programmati dall'Unione europea per quanto riguarda il Grande Progetto. L'Italia deve essere orgogliosa del lavoro che si sta facendo a Pompei".

Le assemblee, le chiusure, le lunghe code
Inevitabili per il titolare dei Beni culturali domande sull'assemblea che poco più di una settimana fa ha lasciato, all'improvviso, centinaia di turisti fuori dai cancelli dell'area archeologica. Rispondendo, Franceschini ha messo in risalto gli aspetti positivi dei lavori appena completati rispetto a quello che ha definito "un episodio negativo". "E' necessario comprendere che anche i beni culturali devono essere considerati servizi pubblici essenziali" perché "l'Italia ha bisogno di mostrarli". 

Franceschini non ha risposto, invece, alla domanda specifica di un cronista che ha chiesto delucidazioni sulle modalità dell'assemblea che ha provocato l'attesa sotto il sole di centinaia di turisti diventando un vero e proprio 'caso' sulla stampa locale e nazionale.



Il ministro ha preferito non parlare, e lo ha detto chiaramente, del sindacalista che ha promosso l'assemblea. Ha voluto, piuttosto, puntare su un ambito più vasto: quello del Sud. "E' necessario lavorare su tutti gli attrattori culturali del Mezzogiorno e, in particolare su quelli della Campania". Oltre Pompei, ha citato la Reggia di Caserta, il Tempio di Paestum, il Museo archeologico a Napoli, la Reggia e il bosco di Capodimonte, nel capoluogo campano. "Sono tutti stupendi attrattori culturali intorno a cui bisogna realizzare le infrastrutture necessarie e le attività ricettive che possono potenziare i flussi turistici".

Il "Grande Progetto Pompei"
Anche se molti scavi sono chiusi e transennati perché bisogna spendere entro la scadenza di dicembre i fondi europei del "Grande Progetto Pompei", il piano di interventi da 105 milioni di euro inizia a dare i suoi frutti. Alcuni lavori sono terminati e i visitatori possono godere di bellezze uniche al mondo: oltre alla "Palestra Grande" inaugurata dal ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, dal 30 luglio si può di nuovo vedere la Basilica destinata all'amministrazione della giustizia e alle contrattazioni economiche costruita nella seconda metà del II secolo a.C. e ora messa in sicurezza. A metà luglio è tornato all'antico splendore il mosaico del "Cave Canem", mosaico famosissimo che avverte chi supera la soglia all'ingresso della Domus del Poeta Tragico di Pompei. 

A marzo, poi, ha riaperto la Villa dei Misteri, una delle più visitate degli scavi per la serie di affreschi del triclinio che raffigurano riti misterici.   
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