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POLITICA

Firenze

Pranzi e cene di Renzi sindaco, la Corte dei Conti aprirà un fascicolo

L'istruttoria avviata dai magistrati contabili come atto dovuto dopo l'intervista ad un ristoratore toscano. Fonti vicine al premier: "Spese documentate e analizzate"

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La procura della Corte dei conti della Toscana aprirà un fascicolo sul contenuto dell'intervista rilasciata da un ristoratore fiorentino a 'Il Fatto Quotidiano' e pubblicata sotto il titolo: "Renzi era sempre qui, fatturavo al Comune". Parlando degli anni in cui l'attuale premier era sindaco di Firenze, il ristoratore afferma, tra l'altro: "Sa quante tavolate, feste, pranzi e cene di lavoro qui dentro? Un'infinità. E poi si mandava la fattura direttamente in Comune".    

L'apertura dell'istruttoria sul contenuto dell'intervista, è stato spiegato in ambienti della magistratura contabile toscana, è una atto dovuto, anche per valutare quanto le affermazioni contenute nell'articolo siano circostanziate.    

Fonti vicine al premier hanno spiegato, "come già fatto a più riprese in passato, che le spese di rappresentanza sostenute negli anni in cui l'attuale premier era presidente della Provincia e sindaco di Firenze non solo sono documentate al dettaglio, ma sono state già analizzate, nel corso degli anni, da diversi livelli di controllo. Tali spese sono state assunte per finalità istituzionali in piena conformità alle leggi e ai regolamenti e, in base alla normativa vigente, inserite nel bilanci consuntivo annuale e inviate ogni anno alla corte dei Conti. Le amministrazioni guidate da Matteo Renzi, tra l'altro - aggiunte le stesse fonti - sono state tra le prime in Italia a rendere disponibili questo tipo di informazioni on line. Massima trasparenza, dunque, e totale fiducia nella magistratura contabile per una istruttoria che" gli stessi magistrati definiscono un 'atto dovuto' "e che riguarda spese legittime e giustificate".    

Gli accertamenti della Corte dei conti toscana riguarderanno il periodo in cui Renzi è stato sindaco di Firenze, dal 2009 al 2014. Con ogni probabilità, i magistrati inizieranno chiedendo documentazione al Comune.  

'Travolto' dal clamore mediatico, il giorno dopo la pubblicazione dell'intervista, il ristoratore fiorentino ha preferito non tornare sull'argomento. "Non rispondo, non parlo con nessuno, non dico proprio nulla - si è limitato a dire a chi lo ha contatto - E' tutto il giorno che squilla questo telefono. Lasciatemi lavorare, per favore, lasciatemi in pace".    

Non è il primo procedimento su Renzi avviato dalla Corte dei Conti toscana. Fra gli ultimi, uno si è chiuso nel febbraio scorso, quando, ribaltando la condanna inflitta a Renzi in primo grado, in appello i giudici contabili lo hanno assolto dall'accusa di aver provocato un danno erariale di 14 mila euro per l'inquadramento contrattuale e, quindi, i compensi di quattro nuovi assunti nel suo staff, quando era presidente della Provincia, dal 2004 al 2009. Un altro procedimento è tuttora in corso: Renzi, insieme ad altre sette persone, è a giudizio con l'accusa di aver provocato un danno erariale con la nomina di quattro direttori generali, sempre quando era presidente della Provincia di Firenze.
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