ITALIA
Il comunicato dei supremi giudici
Processo Eternit, Cassazione: giudizio sul disastro ambientale non sui morti
In una nota si spiega che la Suprema Corte ha dovuto "prendere atto dell'avvenuta prescrizione del reato"
Roma
"La Corte di Cassazione ha dovuto prendere atto dell'avvenuta prescrizione del reato" con la chiusura degli stabilimenti nel 1986. Questo si legge nel comunicato diffuso dai supremi giudici, in seguito alla sentenza sul processo Eternit, che decreta l'annullamento per prescrizione della condanna del magnate svizzero Stefan Schmidheiny.
La Corte di Cassazione in una nota ha voluto chiarire che l'oggetto del processo "era esclusivamente l'esistenza o meno del disastro ambientale". In particolare, il comunicato della Corte, firmato dal consigliere Raffaele Botta, responsabile dell'ufficio stampa, spiega che: "Non erano oggetto del giudizio i singoli episodi di morti e patologie sopravvenute, dei quali la Corte non si è occupata".
La Corte di Cassazione in una nota ha voluto chiarire che l'oggetto del processo "era esclusivamente l'esistenza o meno del disastro ambientale". In particolare, il comunicato della Corte, firmato dal consigliere Raffaele Botta, responsabile dell'ufficio stampa, spiega che: "Non erano oggetto del giudizio i singoli episodi di morti e patologie sopravvenute, dei quali la Corte non si è occupata".