POLITICA
L'intervista
Prodi: dal voto in Spagna e Polonia al caos greco, "Europa a rischio disgregazione"
Sulla Russia: "Non puoi fare il duro se te ne vengono solo danni". Sul presidente italiano Renzi: "di richiami alla solidarietà europea ne ha fatti, ma non si vede una politica alternativa a quella di Berlino"
"È un lunedì nero per l' Europa" dice. "Mi riferisco alla Grecia, e non solo. In Spagna crollano i partiti. Francia e Inghilterra si sono chiamate fuori dall' accordo sugli immigrati. Ma la notizia peggiore è il voto polacco", dove ha vinto "una linea portatrice di tensioni, perché fortemente antieuropea. Antitedesca. E antirussa".
A proposito di Russia e del suo giudizio definito troppo morbido verso Putin, Prodi rileva che "puoi essere duro se ti conviene, o morbido se ti conviene; non puoi fare il duro se te ne vengono solo danni. Isolare la Russia è un danno".
"I greci - aggiunge - hanno mostrato una sbruffoneria che ha mal disposto i negoziatori" e il ministro tedesco "Schaeuble non lo puoi prendere in giro. Purtroppo lui può prendere in giro te, perché è forte. Ma sentire i soliti pregiudizi sulla pigrizia mediterranea è un altro segno di disgregazione".
Renzi come si sta muovendo? "Di richiami alla solidarietà europea ne ha fatti, ma - risponde l' ex premier - non si vede una politica alternativa a quella di Berlino. Eravamo un'unione di minoranze; ora siamo un'Europa a una dimensione, quella tedesca. Ho sperato a lungo che Francia, Spagna e Italia trovassero una linea comune. Non ci sono riusciti".